La Regione blocca l’indennità di pronto soccorso, sindacati in rivolta

I dem: "Non si può parlare di rilancio della sanità pubblica e poi penalizzare chi ne è il motore"

La tensione è alle stelle. Se la Regione Lazio non sbloccherà immediatamente l’indennità di pronto soccorso, scatterà lo stato di agitazione e partiranno presidi sotto la sede della giunta regionale.

È la minaccia lanciata da Fp Cgil e Uil Fpl di Roma e Lazio, che non intendono restare a guardare di fronte a quella che definiscono una decisione “ingiustificata e inaccettabile”. Il braccio di ferro con il presidente Francesco Rocca si fa sempre più duro.

SOLDI BLOCCATI, SINDACATI FURIOSI

La Regione Lazio – attaccano i sindacati – ha sospeso il pagamento dell’indennità di pronto soccorso senza alcuna ragione concreta. Una scelta assurda, che smentisce le promesse di Rocca su stipendi più dignitosi per chi ogni giorno garantisce il funzionamento della sanità pubblica. Ancora più grave è il tradimento dell’accordo sottoscritto il 16 dicembre con tutte le organizzazioni sindacali. Alcune, a quanto pare, hanno firmato senza nemmeno rendersene conto, pensando solo ai propri interessi di bottega”.

E la rabbia cresce:Questa indennità spetta di diritto ai lavoratori, a prescindere dal rinnovo del contratto collettivo. I fondi ci sono, le aziende sanitarie li hanno già a disposizione. Sospendere i pagamenti con la scusa di attendere la firma del nuovo contratto è un gioco sporco, una manovra politica per fare pressione sui sindacati, con la complicità di chi finge di rappresentare i lavoratori ma in realtà li svende per un tornaconto personale”.

PROTESTE E AZIONI LEGALI: LA SFIDA È LANCIATA

La pazienza è finita.Se la Regione non farà marcia indietro subito – avvertono Fp Cgil e Uil Fpl – proclameremo lo stato di agitazione e porteremo la protesta sotto le finestre della giunta regionale. E nel frattempo, faremo partire azioni legali per obbligare la Regione a rispettare gli accordi firmati. Non permetteremo che questa ingiustizia passi sotto silenzio”.

IL PD ATTACCA: “NON SI PUO’ PARLARE DI RILANCIO DELLA SANITA’ PUBBLICA E POI PENALIZZARE CHI NE E’ IL MOTORE”

Anche la politica si infiamma. I consiglieri regionali del Partito Democratico, Emanuela Droghei e Massimiliano Valeriani, non usano mezzi termini: “La sospensione dell’indennità di pronto soccorso da parte della Regione Lazio è un atto grave e incomprensibile – accusano i dem –. Questo riconoscimento economico spetta di diritto agli operatori sanitari, che lavorano ogni giorno in condizioni difficili, ormai sempre sotto organico”.

E rincarano la dose:Bloccare questi fondi, già disponibili nelle aziende sanitarie, e legarli all’approvazione di un nuovo contratto nazionale è una forzatura inaccettabile, in netto contrasto con le promesse fatte dal presidente Rocca sulla valorizzazione del personale sanitario. Chiediamo alla Regione di revocare immediatamente questa decisione e di rispettare gli accordi presi. Non si può parlare di rilancio della sanità pubblica e poi penalizzare chi ne è il motore. Non accetteremo furbizie: i diritti dei lavoratori vengano garantiti”.


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