

La Lazio annienta la Roma nel derby e dopo diversi anni , torna a trionfare in modo netto ed inequivocabile nella gara più sentita della stagione.
Nella 26ª giornata del campionato di serie A infatti, la Lazio annichilisce gli avversari fin dal fischio d’inizio e torna prepotentemente in corsa per uno dei posti utili alla Champions dell’anno prossimo.
L’approccio alla gara dei giallorossi evidenzia tutti i limiti palesati in questa stagione, nella quale con cadenza ormai preoccupante, gli uomini di Di Francesco, sembrano ricadere nei soliti errori di concentrazione. La Lazio invece dal canto suo, entra in campo subito determinata e decisa a non concedere nulla.
Il vantaggio dei biancocelesti , dopo un avvio nettamente superiore, è infatti la naturale conseguenza di una partenza romanista ad handicap per carattere e personalità.
Al 12’ Caicedo si beve in velocità Fazio e Juan Jesus e superando in uscita Olsen, dà il vantaggio ai suoi. La Roma è una barca in balia delle onde ed i biancocelesti avvertono le difficoltà degli avversari. Luis Alberto e Milinkovic-Savic sembrano due giganti e tagliano a pezzi la difesa romanista ogni volta che affondano.
Nel secondo tempo gli uomini di Di Francesco mostrano dei timidi segnali di ripresa, ma è un fuoco di paglia, perché la Lazio, dopo aver sbandato un paio di volte sulle iniziative di Florenzi e Pellegrini, accelera, e sull’ennesimo svarione di Fazio, che si perde Correa, trova il rigore che Immobile realizza.
La mazzata psicologica per la Roma è enorme e arriva proprio nel momento in cui la squadra stava producendo il massimo sforzo per pervenire al pareggio. La cosa annienta definitivamente le resistenze dei giallorossi e lancia in estasi i laziali.
Il rigore per la verità sembra dubbio, dato che Fazio, in recupero disperato su Correa colpisce palla e avversario.
Mazzoleni però non sembra mostrare incertezze ed anche con l’ausilio del Var, concede il penalty.
Nel finale la Roma sparisce letteralmente dal campo ed il terzo gol di Cataldi, unito all’espulsione di Kolarov per doppia ammonizione, regala il paradiso alle aquile e l’inferno ai lupi.
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Bastos, Acerbi, Radu; Marusic, Milinkovic-Savic, Leiva, Luis Alberto (25′ st Parolo), Lulic; Correa (33′ st Cataldi), Caicedo (19′ st Immobile). A disp.: Proto, Guerrieri, Luiz Felipe, Patric, Durmisi, Badelj, Bruno Jordão, Romulo, Pedro Neto. Allenatore: Inzaghi.
ROMA (4-3-3): Olsen; Florenzi, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Cristante, De Rossi (21′ st Pastore), Pellegrini; Zaniolo (16′ st Perotti), Dzeko, El Shaarawy (37′ st Schick). A disp.: Mirante, Fuzato, Marcano, Karsdorp, Santon, Nzonzi, Coric, Kluivert. Allenatore: Di Francesco.
ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo.
MARCATORI: 12′ pt Caicedo (L), 28′ st Immobile (L, su rig.), 44′ st Cataldi (L).
NOTE: Espulso al 48′ st Kolarov (R), per somma di ammonizioni. Ammoniti: Lulic, Milinkovic-Savic, Cataldi, Radu (L); Juan Jesus, Fazio, Dzeko (R). Recupero: 1′ pt, 5′ st.
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