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L’educazione fisica fuori dalla scuola

Difficile ripresa post Covid

L’unica materia che rischia di non ripartire nella scuola post Covid è proprio l’educazione fisica, e questo sarà un gran dispiacere di tutti gli alunni.
E’ infatti singolare la decisione di alcuni dirigenti scolastici di usare la palestra come luogo per favorire il distanziamento. Non c’è nulla di più sbagliato; ammassare gli alunni in palestra crea una situazione di grande pericolo per il contagio, visto che il Corona Virus colpisce anche a metri di distanza come afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Inoltre la scelta di occupare le palestre per la normale didattica, sopprimendo le 2 ore di educazione fisica, comporterebbe in Italia un licenziamento di massa di circa 60.000 unità in quanto i laureati IUSM non potrebbero portare avanti il progetto “Sport di Classe” attività svolta dal Coni proprio per favorire l’educazione fisica nella scuola primaria.

Infine il danno in termini di occupazione sarebbe ancora più grande se si considera l’attività in orario extra scolastico svolta dalle società sportive nei Centri Sportivi Municipali; i giovani istruttori che operano per favorire la pratica sportiva sono più di 150.000.

 

Uno dei modi per uscire da questo periodo di crisi è non sopprimere il lavoro, soprattutto quando è socialmente utile. Preparare, anche fisicamente, le giovani generazioni ad essere più forti per superare i periodi non felici della nostra esistenza è un obiettivo che tutta la società civile deve provare a realizzare.

I.M.


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