Macro. Grazie a Maria Luisa D’Eboli la musica e l’arte si incontrano e il suono prende vita e forma sulla tela

Applauditissima nella sua perfomance live

Le note della musica classica hanno risuonato in ogni angolo dell’ampio salone del Macro, il Museo di arte contemporanea di Roma, dove la pittrice Maria Luisa D’Eboli, in elegante abito bianco, ha dato vita alla sua prima performance live dal titolo, The  Shape  of Sound.
Arte e musica si sono sapientemente unite in una notte magica permettendo alla D’Eboli di seguire con movimenti sinuosi , e quasi “danzando” , le melodie dell’arpa e del flauto, suonati da Adriana Ferreira (flauto), Floraleda Sacchi (arpa), musiciste di fama mondiale,  per  poi riportarle sulla maxi tela.  L’idea di cogliere il suono in tutte le sue sfumature per  poi “intrappolarlo”, con grande sensibilità,  in un quadro,  di natura materica, ha entusiasmato il pubblico presente.
Nella sala gremita i numerosi invitati , tra stupore e meraviglia, hanno osservato in silenzio ogni minimo dettaglio cercando di percepire le forme e i movimenti che dagli strumenti prendevano vita attraverso il  pennello . Affascinati dalla perfomance della D’Eboli anche alcuni personaggi dello spettacolo presenti, tra i quali Conny Caracciolo, Pietro Romano, Alex Partexano.
Applausi calorosi hanno accompagnato il gran finale di questa performance, unica nel suo genere,  che fa parte di un progetto  decisamente ambizioso ed imponente, con altri 8 grandi artisti della scena musicale internazionale, ed è pronto ad approdare a Matera 2019 – Capitale Europea della Cultura per poi conquistare altre capitali europee con il suo stile, indiscutibilmente raffinato e garbato.


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