Maxi operazione contro lo sfruttamento della prostituzione: smantellata rete di centri massaggi illegali
L’operazione ha portato al sequestro di circa 50 dispositivi elettronici, materiale utilizzato per l’attività illecita e diverse migliaia di euro in contantiUn’operazione su scala nazionale ha portato alla scoperta di un’organizzazione criminale che gestiva un vasto giro di prostituzione all’interno di centri massaggi.
L’indagine, avviata circa un anno fa dalla Polizia Locale di Roma Capitale su delega della Procura della Repubblica di Roma, ha svelato un complesso sistema di sfruttamento che coinvolgeva donne di nazionalità cinese.
L’inchiesta: intercettazioni e pedinamenti per smascherare il racket
Grazie a lunghe operazioni di osservazione, intercettazioni e analisi di tabulati telefonici, gli agenti del Gruppo Sicurezza Sociale Urbana (GSSU), in collaborazione con il Nucleo di Polizia Giudiziaria del Comando Generale, sono riusciti a individuare i vertici della rete criminale.
Il sistema partiva da un centro massaggi situato nella zona sud-est della Capitale e si estendeva ad altre città italiane, dove le donne venivano reclutate e costrette alla prostituzione.
Blitz simultanei in quattro città: sequestri e denunce
Identificati i luoghi chiave dell’organizzazione, la Polizia Locale ha effettuato perquisizioni in contemporanea nelle città di Roma, Perugia, Napoli e nella provincia di Avellino, con il supporto delle polizie locali e dei Carabinieri.
L’operazione ha portato al sequestro di circa 50 dispositivi elettronici, materiale utilizzato per l’attività illecita e diverse migliaia di euro in contanti.
Cinque persone sono state denunciate per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione: quattro cittadini cinesi e un italiano. Al momento, il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari e gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a eventuale condanna definitiva.
Un fenomeno in espansione: indagini ancora in corso
Le forze dell’ordine continueranno a monitorare il fenomeno per smantellare ulteriori reti criminali simili.
L’uso di social network e piattaforme digitali ha reso sempre più sofisticati i meccanismi di reclutamento e gestione della prostituzione, rendendo indispensabile un’azione investigativa capillare su tutto il territorio nazionale.
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