Munizioni in cucina
Ovvero come funziona il forno a microondeQuasi tutti possediamo un forno a microonde. Questo elettrodomestico, arrivato dagli Stati Uniti, ha ormai messo le radici nelle nostre cucine.
Il primo esemplare di forno a microonde fu realizzato negli anni ’40 negli Stati Uniti e pesava 340 kg x 180 cm. Quelli arrivati in Italia, durante gli anni ’80, avevano ben altre dimensioni. Accettabili per le nostre cucine!
Tuttavia, almeno all’inizio della sua avventura Italiana, il forno a microonde veniva visto non di buon occhio (e ancora adesso, c’è chi è scettico riguardo il suo utilizzo). In ogni caso, c’è da dire che ci semplifica molto la vita, quando occorre riscaldare e scongelare i cibi. Può essere anche utilizzato per cucinare!
Ma come funziona?
Nonostante sia chiamato “forno”, questo elettrodomestico è molto diverso da un forno convenzionale (elettrico o a gas).
La sua efficacia è dovuta ad un vero e proprio cannone, le cui munizioni sono rappresentate da onde. Microonde.
Quello che succede al momento di premere il stato START, è l’attivazione di questo cannone che, generando un campo magnetico, inizia a “sparare” radiazioni.
Le onde prodotte, oscillando, vengono assorbite prevalentemente dalle molecole di acqua presenti nei cibi (anche grassi e carboidrati assorbono queste onde). L’assorbimento fa oscillare le molecole che urtano le altre molecole vicine, sia quelle che stanno oscillando ma anche (e soprattutto) quelle che non hanno assorbito le microonde.
Immaginate un autobus pieno di persone ferme. Un istante dopo, alcune persone iniziano a muoversi, generando due effetti: aumentano la loro temperatura e trasferiscono calore anche alle persone che non si stavano muovendo. Questo è quello che succede ai cibi nel microonde.
Le molecole d’acqua iniziano a muoversi…
Quasi tutti i cibi contengono molecole d’acqua che assorbendo le microonde, iniziano a muoversi, aumentano la loro temperatura e riscaldano le molecole a loro vicine. Immaginate una bistecca. Possiamo riscaldarla nel microonde perché il frenetico movimento delle molecole di acqua fa in modo da riscaldare le proteine che costituiscono la bistecca. E lo stesso vale per grassi e carboidrati, i quali possono assorbire le microonde.
In un forno tradizionale, il calore va dall’esterno all’interno. Pensate a quando si riscalda una porzione di lasagna: l’esterno è caldo mentre l’interno a volte è ancora freddo.
Utilizzando il nostro cannone “spara” microonde, può succedere che l’interno di un cibo si riscaldi più velocemente rispetto allo strato esterno, e questo effetto può essere dovuto alla maggiore presenza di molecole di acqua all’interno piuttosto che all’esterno.
E poi, state tranquilli, le microonde non escono dal forno, sono intrappolate in una particolare gabbia, detta di Faraday.
Cosa non usare nel micronde
Nel micronde non si possono utilizzare recipienti di metallo (padelle, pentole, vassoi in acciaio). Questi sono ottimi conduttori di elettricità e se investiti da onde elettromagnetiche, possono generarsi delle correnti elettriche provocando scintille (FULMINI!) o addirittura la fusione.
Si possono invece utilizzare contenitori di alluminio, purché non siano più alti di 2-3 cm, siano scoperti e non a contatto con le pareti del forno.
Attenzione a mettere nel microonde qualcosa di sigillato, come un uovo… all’interno si sviluppa del vapore che rimane intrappolato e… BOOM!
A seconda della necessità il forno a microonde si rivela un essenziale compagno di avventure in cucina, tutto sta nel saperlo utilizzare.
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