Musica per tutti nel V Municipio
Il 19 maggio in diretta rappresentanti delle scuole musicaliMercoledì 19 maggio alle ore 19,00 si potrà seguire in diretta sulla pagina Facebook e sul canale Youtube dell’associazione Impegno CiVico (rispettivamente https://www.facebook.com/Associazione-Impegno-CiVico-108976074319829 e https://www.youtube.com/watch?v=WyRDvN3IddY) una nuova coinvolgente iniziativa dell’associazione di cittadini attivi del territorio del Municipio Roma 5. Questa volta l’argomento è la musica, arte fondamentale e – come ha dichiarato Olga Di Cagno, che coordinerà l’evento – patrimonio culturale che deve essere fruito dal maggior numero di persone possibile, perché la musica non è e non deve mai diventare una questione elitaria”.
Voluto dal presidente dell’associazione, Mauro Caliste, questo incontro prevede la partecipazione dei rappresentanti delle scuole di musica del territorio: Marco Monti per “MusicAdesso”, associazione molto giovane, nata due anni fa a Tor Tre Teste; Francesco Tosoni, direttore artistico di “Armonie Musicali”, scuola di musica nata 10 anni fa in zona Piazza dei Condottieri (tra Pigneto e Malatesta); Massimiliano Bonesi per l’Accademia musicale Euterpe, fondata 14 anni fa in zona Largo Preneste, e Pasquale Innarella della Cooperativa Nuove Risposte, con la sua RusticaXBand, jazz band composta da 30 ragazzi e il laboratorio musicale/centro culturale nato 21 anni fa a La Rustica.
L’iniziativa – spiega Mauro Caliste – ha lo scopo di portare alla luce idee e proposte da sottoporre a chi governerà questo territorio coinvolgendo chi lo vive in prima persona: “quali potrebbero essere le proposte realizzabili concretamente per divulgare l’arte della musica fra i più giovani? Cosa potrebbe offrire la PA per sostenere le attività culturali delle scuole (una decina) di musica del V municipio?” Questa tavola rotonda intende dare una risposta a tali domande offrendo uno spazio di dibattito a chi lavora nel settore con tanto impegno e tra mille difficoltà.
Ogni scuola coinvolta ha una sua peculiarità. MusicAdesso, per esempio, già nel nome vuole asserire un principio: la musica non si ferma – dice Marco Monti. “Non si è mai fermata, evolve continuamente e non esiste un tipo di musica superiore a un altro. Per questo noi insegniamo, ad esempio, chitarra classica o moderna. La musica è universale e cerchiamo di andare incontro ai desideri di chi si rivolge a noi per imparare allo scopo di diventare un musicista professionista o solo per divertirsi”.
La scuola Armonie musicali, associazione composta da giovani musicisti, avviata con l’idea che la musica non deve essere elitaria e che le porte vadano aperte a tutti, si è mostrata contenta dell’iniziativa perché “abbiamo sempre trovato molto difficile interagire con le istituzioni, non riusciamo nemmeno a partecipare ai bandi, abbiamo bisogno di aiuto”.
Dello stesso parere Bonesi dell’Accademia Euterpe, che considera l’attività della scuola di musica alla stregua di un’attività politica: “l’abbiamo pensata come una politica culturale di quartiere perché 14 anni fa, quando abbiamo aperto l’accademia, la musica sembrava sparita dai nostri territori. Così abbiamo coinvolto insegnanti diplomati, soprattutto concertisti, con esperienza pluriennale”. Anche questa scuola di musica cerca un contatto con le istituzioni e con le scuole pubbliche, in particolare elementari e medie “perché molti bambini non sanno nemmeno cosa siano una tromba o un flauto”.
Pasquale Innarella da quando si è laureato al Conservatorio nel 1984, si è sempre più convinto che la musica non è fatta solo di note ma di azioni: “è un valore collettivo, mette insieme realtà diverse, valorizza le identità culturali annullando le differenze di ceto sociale”. E racconta l’idea nata 20 anni fa per non ghettizzare i giovani della periferia realizzando un programma per i ragazzi con genitori problematici. “Da quel momento proprio per non ghettizzarli facciamo iscrivere tutti i ragazzi, anche quelli che non hanno famiglie difficili, e siamo riusciti a creare un interscambio musicale, affettivo, amicale tra i finora 400 ragazzi che sono passati nel nostro laboratorio musicale”. Innarella sottolinea il potere della musica anche come riscatto sociale e la potenzialità del suo progetto culturale che potrebbe rappresentare un’esperienza pilota da riproporre in qualsiasi periferia.
Viste queste premesse riteniamo dunque che l’appuntamento online di mercoledì 19 sulle pagine social dell’associazione Impegno CiVico, sarà animato da numerose idee progettuali e proposte nell’ottica di laboriosità e fermento culturale che la musica riesce sempre a suscitare.