Per ora niente tagli ai compensi dei deputati – Governo-magistrati: la pace scoppierà, semmai, dopo il referendum – L’Italia, la Turchia e i migranti – Il “sì” meglio del “Buscopan” – I sette colli e le tre cime di Lavaredo

Fatti e misfatti di ottobre 2016
Mario Relandini - 25 Ottobre 2016

Per ora niente tagli ai compensi dei deputati

“L’aula di Montecitorio – questo pomeriggio – ha deciso di rinviare in Commissione la proposta del “Movimento 5 stelle” che intende dimezzare i compensi attuali dei deputati”.

Un rinvio in Commissione – come noto – può significare, anche, uno stallo di mesi. Ma è proprio quanto voleva la maggioranza che l’ha votato. Tagliare alla gente va bene sempre subito. Tagliare a se stessi sempre meglio rinviare finché possibile. E poi si vedrà. Sono i nostri politici, signora mia.

Governo-magistrati: la pace scoppierà, semmai, dopo il referendum

“Incontro “premier” Renzi-Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, con una folta delegazione dell’Associazione nazionale magistrati guidata da Pier Camillo Davigo – ieri a Palazzo Chigi – sui temi più pressanti che dovranno essere regolati da una seria riforma”.

Al termine dell’incontro – ha rivelato uno dei partecipanti – qualcuno ha preso il caffè amaro e qualcun altro addolcito con lo zucchero. Ma, per capire come si siano lasciate le due parti, questo è soltanto un “segnale gossip”. Il segnale serio è che le parti si sono lasciate così: il Governo si è detto disposto a concordare una soluzione sui punti più a cuore all’Associazione nazionale magistrati e l’Associazione nazionale magistrati sembra pronta a revocare lo sciopero che aveva indetto. Non una pace, dunque, ma intanto un armistizio. Con la riforma del Governo, che era stata già mandata in calendario alla Camera, da far tornare in Commissione. Dopo un nuovo incontro, chiaramente, con l’Associazione nazionale magistrati. E cioé, sicuramente, con un un nuovo eventuale accordo definitivo dopo il referendum del 4 dicembre. Con i soliti maligni a dire: se i magistrati hanno voluto capire…

L’Italia, la Turchia e i migranti

“Sembra che nelle stanze del Ministero dell’Economia si aggirino – da qualche giorno – due funzionari mandati dall’Unione europea a mettere il naso sui nostri conti pubblici”.

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L’augurio è che i due spioni al servizio di Bruxelles abbiano messo il loro naso anche su quelle carte che certificano come l’Unione europea abbia limato per l’Italia a soli 112, quest’anno, i milioni per i migranti. Costringendoci a mettere, di nostro, più di quattro miliardi. E questo mentre la Turchia, che per i migranti sta facendo poco o niente rispetto al nostro Paese, sono stati riconosciuti ben tre miliardi. Il “premier” Renzi, in questo caso, ha tutte le ragioni per battere i pugni sul tavolo di Bruxelles. Peccato abbia cominciato a farlo soltanto da poco. Da quando è stata fissata per il 4 dicembre prossimo, se non è stato un caso, la data del referendum sulle riforme costituzionali.

Il “sì” meglio del “Buscopan”

“Monica Calamai – direttore generale del grande ospedale toscano “Careggi” – ha convocato un centinaio, tra primari e sanitari, per un incontro al Conservatorio di Santa Maria degli angeli”.

Per un aggiornamento professionale? Per un miglior funzionamento dei vari reparti? Per ascoltare qualche “informatore del farmaco”? Niente di tutto questo. Per farli trovare invece di fronte a quell’ “informatore del sì referendario”, Federico Gelli, il quale è responsabile del settore sanità del Pd e il cui “slogan” è “Votare “sì” fa bene alla salute”. Più del “Buscopan” al mal di pancia, magari, e dell’ “Aspirina” al mal di testa. Attenzione, comunque: la stigmatizzazione sarebbe stata la stessa, se una simile iniziativa fosse stata presa per pubblicizzare il “no”.

I sette colli e le tre cime di Lavaredo

“Stiamo portando avanti lo studio di fattibilità – così il sindaco di Roma, Virginia Raggi – per la realizzazione di una funivia urbana”.

Il sindaco Raggi non si è ancora resa conto, evidentemente, che i sette colli di Roma non sono le tre cime di Lavaredo.


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