

Fatti e misfatti di ottobre 2016
E ora, Unione europea?
“Nuovo terremoto – nel Centro Italia – nuovi disastrosi crolli, nuovi disperati senza un tetto. Ormai, quest’anno, a migliaia e migliaia. Per i quali, doverosamente, l’urgenza di provvedere”.
Sarà interessante conoscere, ora, se gli oltranzisti e gli egoisti dell’Unione europea continueranno ad avere il coraggio di minacciare sanzioni nel caso in cui l’Italia insista a mantenere almeno quel minimo 0,1% in più per far fronte ai suoi terremotati oltre che alle decine e decine di migliaia di immigrati che sempre più numerosi Paesi dell’Unione rifiutano di accogliere. E, almeno fino ad ora, senza neppure sanzioni. Sarà interessante, sì, molto interessante.
Sei un buon sindaco? Paga
“A Gombito – nella Bassa cremonese – il sindaco Massimo Caravaggio, considerato che non c’erano soldi per le potatura degli alberi nel parco pubblico, ha deciso di fare tutto lui con l’aiuto del suo assessore all’Urbanistica”.
E lo ha fatto anche bene. Soltanto che l’opposizione consiliare non ha ritenuto di doverlo ringraziare, ma ha ritenuto di doverlo denunciare all’Ispettorato del lavoro e – chissà perché – all’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Con il risultato che, mentre il primo non ha avuto da dire alcunché, la seconda – chissà perché – ha sanzionato il buon sindaco e buon potatore con tremila euro di multa. Non può essere vero? Invece sì: è andata proprio in questo modo. A nuova testimonianza di quante tonnellate di imbecillità ci sarebbero ancora da rottamare in questo povero Paese.
Casualità
“767 vigili urbani – la notte dello scorso Capodanno – non si presentarono tutti insieme al lavoro: 571 con certificati di malattia, 63 con l’attestazione di avere appena donato il sangue, 81 con i permessi speciali previsti dalla legge 104, 52 per seri motivi personali. Fatto che apparve a tutti, chiaramente, una furbata collettiva, una vera e propria “bigiata” organizzata. Tanto che, sia a destra che a sinistra, fu una voce sola: “Questa volta non la passeranno liscia. Pagheranno caro, pagheranno tutto”.
Com’è finita allora? E’ finita che la passeranno liscia, invece, anche questa volta. E che non pagheranno assolutamente niente. Perché il giudice del lavoro, terza sezione del Tribunale di Roma, ha ravvisato, in quelle massicce assenze, non una perversa intenzione, ma soltanto una pur beffarda casualità. Forse, tranne quel giudice del lavoro, nessuno si è evidentemente accorto che, nella notte tra il 31 dicembre 2015 e il 1° gennaio 2016, è stata una congiuntura astrale ad impedire che 767 vigili urbani di Roma, tutti insieme, raggiungessero il loro posto di lavoro. Lasciando la città nel caos. Sotto le stelle.
La “Leopolda” e la “Giubbonara”
“Renzi – così alcuni iscritti alla storica sezione pd in Via dei Giubbonari, a Roma, che dovrà chiudere per sfratto tra qualche giorno – la sua “Leopolda” avrebbe dovuto farla qui: ci avrebbe salvato”.
Non si può non essere d’accordo. Ma, quando Renzi ha fatto la sua “Leopolda” a Firenze, l’ha fatta lì sicuro di un certo ritorno. Sarebbe stato lo stesso nella pur storica sezione di Roma? E poi, ovvia, una plebea”Giubbonara” invece che la nobile “Leopolda”? Oh che tu se’ grullo?
Il tetto e le scale di Virginia
“Il sindaco Raggi – ha rivelato “La Repubblica” – non è salita sul tetto del Campidoglio soltanto quella volta che vi è stata fotografata occasionalmente, ma continua a salirvi ancora”.
Preoccupante. Forse sarebbe il caso che qualcuno, per prudenza, la convincesse che, di fronte ai gravi problemi di Roma impossibili per lei da risolvere, basterebbe, soltanto, che invece scendesse. Scendesse le scale del Campidoglio. E tornasse a fare l’avvocato.
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