Palacavicchi, una precisazione dell’assessore Massimo De Simoni

Con riferimento all’articolo di Aldo Pirone "Palacavicchi: il X municipio dice no al maxiabuso. 62 abusi insanabili su 6 ettari" contenente, tra le altre cose, un legittimo interrogativo sullo stato delle attività di tipo commerciale presenti all’interno del complesso immobiliare denominato "Palacavicchi", colgo l’occasione per precisare che il Municipio ha provveduto attraverso l’azione amministrativa degli uffici competenti ad avviare i procedimenti di revoca delle autorizzazioni commerciali a seguito di rigetto delle istanze di condono edilizio.
I suddetti procedimenti di revoca sono stati realizzati secondo modalità e procedure indicate dagli uffici dell’amministrazione comunale ed "in primis" dall’Avvocatura.

Colgo l’occasione per evidenziare che all’interno dello stesso complesso immobiliare sono presenti anche attività autorizzate non dal Municipio, ma da altri enti ed uffici in relazione alle diverse funzioni e competenze; è il caso del "Bingo" (autorizzato da AMS – Monopoli di Stato), attività di ingrosso (Camera di commercio), deposito e vendita auto (ex-dipartimento IX), attività di spettacolo e ballo (ex-dipartimento IV).

Un’ultima osservazione riguarda una normativa eccessivamente garantista che consente al destinatario dei provvedimenti sanzionatori e repressivi di trovare sempre margini di intervento per ricorsi ed impugnazioni che servono ad allungare a dismisura i tempi dell’azione amministrativa e ne fiaccano pesantemente il risultato in termini di efficacia; ma questa è una valutazione di carattere sicuramente più politico che amministrativo e che supera i confini relativi alle attribuzioni municipali.
 

Dott. Massimo DE SIMONI
(Assessore Att. Produttive Municipio X)

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Ringrazio l’assessore De Simoni per l’utile precisazione al mio articolo del 16 aprile scorso sulla mozione municipale votata all’unanimità circa gli abusi interni a Palacavicchi. Prendo atto con soddisfazione dell’attivazione del Municipio, conseguente alla mozione approvata, per la revoca delle autorizzazioni commerciali di competenza municipale.

Condivido le considerazioni dell’Assessore sulla normativa eccessivamente garantista che fiacca l’azione amministrativa repressiva e sanzionatoria. Rimane da comprendere come sia stato possibile il sorgere della contraddizione di licenze rilasciate da vari enti ed uffici – quelli elencati da De Simoni – per attività commerciali che si esercitano in edifici abusivi. Ovvero se questo è consentito ab origine dal lassismo della normativa vigente oppure c’è stato un errore di chi li ha rilasciati. Nell’ambito del primo caso è evidente che nella revisione della normativa per renderla più severa e meno lassista bisogna contemplare il principio inequivocabile che
le licenze vanno rilasciate solo per locali non abusivi. Ove invece ricorresse il secondo caso occorre sanzionare, e l’assessore De Simoni ne converrà certamente, chi degli uffici competenti ha commesso l’errore di rilasciare licenze illegali.

Aldo Pirone


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