Parco fluviale Aniene… Scorreva l’anno 1990

A 34 anni di distanza il fiume ha continuato a defluire sempre più inquinato, inquinatamente

E’ ancora fresco il ricordo della mia passeggiata lungo l’Aniene di ieri, giorno di Pasquetta 2024 lungo l’Aniene tra Colli Aniene e Ponte Mammolo quando, stamattina cercando un vecchio nostro articolo mi sono imbattuto in quest’altro articolo pubblicato in prima pagina del numero di ottobre del 1990.

Siamo a 34 anni di distanza e l’Aniene ha continuato a scorrere sempre più inquinato, inquinatamente, in tutti questi lunghi anni.

 

Ecco il testo dell’articolo Aniene da fogna a parco fluviale

L’Aniene inquina il Tevere. È il grido d’allarme lanciato dalla Lega Ambiente del La­zio, in base agli ultimi rilevamenti effettuati.

«È con l’immissione dell’Aniene – spiega Maurizio Gubbiotti, della Lega, in un’inter­vista rilasciata ad un quotidia­no romano – che il Tevere di­venta una fogna a cielo aperto.
Sono anni che denunciamo gli scarichi illegali dei comuni e delle fabbriche che si affaccia­no sull’affluente, ma nessuno è mai intervenuto per obbligare enti ed aziende al rispetto del­la legge.
Vorremmo, per esem­pio, sapere quanti dei depuratori costruiti (ufficialmente sono 68, ma ne funzionano solo 4 – ndr) non si sa in base a quale criterio, funzionano a dovere».

Le indagini testimoniano che tra la Valle dell’Aniene e Ponte Milvio aumenta in modo considerevole la percentuale di coliformi. depositi organici, chimici e litofarmaci, raggiun­gendo le punte massime fra Ponte Mammolo e Ponte Salario.

Sulla scia di questi dati allarmanti si torna finalmente a parlare di «progetto Aniene»: un grande parco fluviale che, superati i problemi relativi ai fondi e all’esproprio dei terreni, sorgerà sulle rive del fiume.
Il futuro parco si dovrebbe articolare in zone omogenee: «naturale» con aree strettamente fluviali, «parco campa­gna» dai grandi pregi paesisti e destinato all’agricoltura, zo­na «storico-archeologica», parco «organizzato» che do­vrebbe fornire interconnessioni fra le aree e l’esterno e par­co «attrezzato» con servizi e attrezzature.
Intanto per ripopolare la fauna fluviale, il 26 settembre, sono state seminate 230 mila trote provenienti da un alleva­mento della provincia di Bre­scia. (D. V.)

Qui il link per sfogliare tutto il numero di ottobre 1990 di Abitare A – Colli Aniene Tiburtino


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