Pietralata piange il compagno Maurizio Brignardelli
Storica figura del territorio, si è spento improvvisamente martedì 11 luglioUn quartiere, ma soprattutto una comunità intera, quella che si è stretta intorno al feretro di Maurizio Brignardelli, figura storica della sinistra romana, scomparso nella mattinata di martedì 11 luglio per un attacco cardiaco mentre rientrava nella sua abitazione. Una comunità che rappresentava tutto l’arco della sinistra italiana, dai circoli operai al PD, da Rifondazione comunista a Sinistra Italiana. Amici e compagni che negli anni, seppur con percorsi che spesso si sono divisi, sono rimasti costantemente uniti all’insegna dei valori di cui Maurizio era stato interprete vero e che non aveva mai abbandonato: giustizia sociale, libertà, antifascismo.
Maurizio era nato a Roma nel 1952 e fin da giovanissimo ha vissuto nel panorama della sinistra italiana, a partire dalla FGCI di Pietralata, nel circolo Julian Garzia Grimau, di cui era stato segretario, per poi passare al PCI, prima nella sezione di Pietralata e poi in quella di Rebibbia.
Dopo la svolta della Bolognina del 1991 scelse di aderire al neonato partito della Rifondazione Comunista, divenendo Presidente del Comitato di garanzia della federazione romana e ritornando a fare politica nella sua Pietralata, divenendo il segretario della sezione locale.
Negli anni successivi il suo impegno politico vide la sua adesione a SEL prima e a Sinistra per Roma, esperienza condivisa con i compagni della Garbatella. Ma quello che negli ultimi anni aveva contraddistinto la sua attività sul territorio era stata indubbiamente l’esperienza dello SCUP di via del Peperino, un presidio antifascista sul territorio di Pietralata, presso il quale Maurizio ed i suoi compagni hanno promosso un’attività costante di aiuto per gli indigenti del quartiere e per tutti coloro che manifestavano delle difficoltà ed un bisogno di aiuto.
Il ricordo in IV Municipio
Nella mattinata di mercoledì 12 è stato inizialmente ricordato in aula consiliare con l’osservanza di un minuto di silenzio e con gli interventi di alcuni consiglieri che hanno voluto raccontare un ricordo personale.
Molto commosso l’intervento della consigliera Carla Corciulo di Sinistra Civica Ecologista, che aveva avuto un legame personale e politico molto lungo e profondo con Brignardelli, e che ha ricordato la sua grande generosità e disponibilità umana e politica nel mettersi sempre al servizio degli ultimi. “Un uomo profondamente antifascista” ha detto “che ha combattuto costantemente per la libertà, per tutte le libertà”.
Anche Sarah Pelliccia (PD) ha ricordato Brignardelli con molta commozione: “Un militante come Maurizio non era solo una figura politica antifascista, ma una persona di una coerenza specchiata; aveva una vis polemica sempre produttiva, mai fine a sé stessa; nella contestazione associava sempre la proposta.
Siamo tutti più soli senza di lui, era un elemento portante di Pietralata, ed anche se non ricopriva incarichi istituzionali era un po’ come fosse il sindaco di Pietralata”.
Ricordo personale espresso anche dall’assessore Zanghi: “Il mio impegno politico sul territorio lo devo a lui. Fu lui a trascinarmi dal PCI della Pubblica Amministrazione alla sezione di Rebibbia-Ponte Mammolo. Lo ringrazio per tutto ciò che ha fatto per il territorio, primo tra tutto per la battaglia sul parco di Aguzzano che è grandemente opera sua”.
Omaggio politico e personale arrivato anche dalle opposizioni, con gli interventi di Montanini (Lega) e Santoro (FDI). Quest’ultimo ha ricordato la sua serietà e la sua coerenza, aggiungendo che “anche se eravamo su sponde opposte, riconosco da sempre che Maurizio dava veramente il meglio di sé a disposizione di tutti”.
L’abbraccio del quartiere
Il pomeriggio di mercoledì 12 è stato il momento di raccoglimento della sua comunità. Sulle note dell’Internazionale che si propagava tramite altoparlanti su tutta la via, il feretro è stato esposto al centro di via del Peperino, di fronte all’entrata dello SCUP, per poter essere circondato dalla sua gente che si è alternata nei ricordi dei suoi trascorsi politici.
Il primo a voler portare un ricordo è stato l’europarlamentare Massimiliano Smeriglio, il quale ha inviato una lettera letta da suo figlio Jacopo perché bloccato a Strasburgo per i lavori del Parlamento Europeo: “Ho conosciuto Maurizio durante il primo congresso di Rifondazione 30 anni fa, e da lì tra noi nacque un’amicizia di ferro, che si trasformò in un grande legame tra le sezioni di Pietralata e Garbatella” ha ricordato. “Abbiamo vissuto anni intensi, di sconfitte e ripartenze, di diaspore, rotture e ricomposizioni, di rabbia ma anche di felicità pura. Ci univa l’istinto proletario, l’ottimismo della volontà, la voglia di esserci e battersi, senza dimenticare di provare ad essere felici insieme.
Maurizio ha dato tantissimo, tutto quello di cui disponeva, senza mai risparmiarsi.
La vita quotidiana è fatta di piccole cose, e se le piccole cose non le difendiamo e le affermiamo va a finire che perdiamo un mondo, così come abbiamo perso Maurizio”.
La Presidente dell’ANPI del IV Municipio Flavia Garzia ha ricordato che “Maurizio era un compagno vero ed un uomo di grandissima generosità, quando ci siamo incontrati abbiamo fatto un pezzo di strada insieme. Con lui se ne va un pezzo importante di storia della sinistra di questa città e di questo quartiere. Se ne va un pezzo di tutto quello che per noi è importante, anche perché la generosità con cui si dava non è sostituibile”.
Alcuni compagni del quartiere hanno voluto ricordare le battaglie fatte insieme negli anni, ed i tanti obiettivi raggiunti: la Casa del popolo, i campi sportivi, i parchi pubblici, il consultorio. “Tutte cose nate dalle battaglie fatte assieme” ha ricordato un compagno di Pietralata. “Negli anni ognuno ha preso le sue strade, ma tu sei stato tenace, hai sempre portato avanti la lotta per gli obiettivi da raggiungere”.
Commosso ricordo anche da parte dell’assessore capitolino Andrea Catarci: “Ci siamo visti le ultime volte il 25 aprile alla targa per i partigiani a via del Peperino e ci siamo detti tante cose del passato, del presente e del futuro, abbiamo parlato come sempre di Pietralata e della Tiburtina e successivamente nel mio assessorato, dove sotto la sciarpa della Roma abbiamo parlato di politica, quella vera, quella che sapeva fare Maurizio, che sapeva che era importante l’organizzazione, le linee politiche, i partiti; ma che sapeva che tutto ciò o trovava vita nei presìdi sociali, nel mutuo aiuto di quartiere, oppure rischiava di deperirsi e rimanere lettera morta. Questo è ciò che ci ha insegnato e che ci lascia Maurizio: la necessità di intrecciare la vita vera sul territorio con le grandi dinamiche politiche. E questo che lo diceva con la sua umanità prorompente che lo contraddistingueva, da gigante buono qual era”.
Inoltre, Catarci ha ricordato la capacità di Brignardelli di costruire relazioni con tutti, non solo comunità di quartiere ma anche reti e gemellaggi, come quello che ha legato Pietralata e Garbatella, ma come quello che ha legato Pietralata a tante altre realtà di questa città. “Ma tutto ciò richiedeva forza ed impegno nell’affrontare battaglie quotidiane” ha concluso Catarci “altrimenti si corre il rischio di perdere sempre ogni battaglia che si intraprende. E Maurizio questa forza l’ha messa in ogni battaglia che ha portato avanti”.
Nelle parole conclusive della moglie Anna, il senso di un pilastro della comunità, che col suo esempio dovrà continuare ad essere una spinta ideale per la comunità: “Maurizio era una figura ingombrante, ma non perché fastidiosa. Ingombrante perché se ne sente la mancanza già adesso, dopo poche ore dalla sua scomparsa.
Ha dato tanto a tutti e al territorio, e mi auguro che l’esperienza dello SCUP non vada persa ora che lui non c’è più, ma rimanga un punto di riferimento per il quartiere, un punto dove poter venire a chiedere dignità e soluzioni giuste per il territorio, perché in questo momento ce n’è veramente tanto bisogno”.
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