

Durante un incontro pubblico organizzato nella sala parrocchiale il 18 febbraio, cittadini e comitati hanno espresso dubbi sul progetto, in particolare per quanto riguarda la mobilità e l’accessibilità.
Il progetto di riqualificazione di Piazza Augusto Lorenzini, finanziato dal Campidoglio, sta sollevando forti critiche tra residenti e commercianti di Portuense.
Se da un lato il Comune lo presenta come una “nuova piazza verde”, dall’altro i cittadini denunciano problemi di accessibilità, viabilità e sicurezza.
Lo scorso novembre, il Campidoglio ha annunciato l’approvazione della delibera che inserisce l’intervento nel programma delle 100 nuove piazze.
Secondo l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi, il progetto restituirà alla comunità uno spazio di incontro e svago. Tuttavia, l’assetto previsto non convince tutti.
Durante un incontro pubblico organizzato nella sala parrocchiale il 18 febbraio, cittadini e comitati hanno espresso dubbi sul progetto, in particolare per quanto riguarda la mobilità e l’accessibilità.
Accessibilità ridotta – Secondo il consigliere municipale di Fratelli d’Italia Marco Palma, “la creazione di un’isola pedonale accanto alle abitazioni complicherà l’accesso per i disabili, costretti a parcheggiare a 30 metri di distanza. Anche mezzi di soccorso e traslochi avrebbero difficoltà a raggiungere l’area“.
Problemi per carico e scarico merci – Anche i commercianti sono preoccupati: “il nuovo assetto potrebbe rendere più complicate le operazioni di consegna delle forniture“.
Nel quartiere è stata avviata una raccolta firme per chiedere modifiche al progetto. Tra le richieste:
Mantenere la viabilità attuale, evitando il rischio di traffico congestionato;
Evitare pavimentazioni cementizie, anche se drenanti, per preservare la naturale capacità del terreno di assorbire l’acqua;
Riqualificare il giardino esistente e allargare i marciapiedi di un metro, delimitandoli con siepi anti-smog.
I cittadini non si oppongono alla riqualificazione della piazza, ma chiedono che venga fatta tenendo conto delle reali esigenze del quartiere.
“Abbiamo saputo del progetto solo a cose fatte”, lamentano i residenti, che ora sperano in un dialogo con l’amministrazione per trovare soluzioni condivise.
Il Comune ascolterà le richieste dei cittadini o andrà avanti con il progetto così com’è? La partita è ancora aperta.
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