Buon anno Che il 2014 porti al Capo dello Stato una classe politica miracolosamente rinsavita. Che il 2014 porti alla classe politica un comportamento miracolosamente responsabile. Che il 2014 porti…
Quell’ira ignorante – Interessi e ambizioni – L’Istat del “che c’azzecca” – Il futuro pesante di “Forza Italia” – Imperfezioni
Fatti e misfatti di settembre 2016Quell’ira ignorante
“L’Unione europea – ha ribadito con forza, nell’incontro fra i “leader” dei Paesi mediterranei ad Atene, il nostro “premier” Renzi – non può dessere solo regole, tecnicismi, finanza e austerity”.
Più che giusto. Ma, quando l’eco di queste parole è giunto alle orecchie del Ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, questi se n’è uscito, irosamente, tacciando i “leader” mediterranei – e, quindi, anche il nostro – di irresponsabilità e di stupidità. Povero Matteo. Adesso anche i “gufi ignoranti”.
Interessi e ambizioni
“La guerra sul referendum è assurda – è intervenuto, in una intervista al “Corriere della sera”, l’emerito Presidente Giorgio Napolitano – ma l’ “Italicum” va cambiato”.
L’emerito Presidente, così, ha ufficialmente aperto le porte al suo personale obiettivo. E, cioè, l’ “Italicum” va cambiato non perché a lui interessi minimamente davvero, ma perché, cambiandolo, tanti “no” si trasformerebbero in “sì” a quelle riforme costituzionali che a lui, invece, interessano davvero moltissimo. Di qui, dunque, la sua intervista al “Corriere della sera” per parlare a nuora perché suocera intenda. E suocera Renzi sembra avere cominciato a muoversi come l’Emerito desidera. Aprendo, seppure ancora vagamente, alla revisione dell’ “Italicum” e continuando a spostare, verso tempi più favorevoli, la data del referendum costituzionale. Forse i due ritengono che l’Italia non sia un Paese da governarsi nell’interesse dei cittadini, ma una scacchiera sulla quale giocare le loro ambizioni.
L’Istat del “che c’azzecca”
“Giorgio Alleva – presidente dell’Istat – ha nominato Valerio Florespino, in questi giorni, direttore del “Dipartimento per la raccolta dei dati e lo sviluppo di metodi e tecnologie per la produzione e diffusione dell’informazione statistica””.
Un esperto di metodi matematici applicati ai vari aspetti della realtà? Nemmeno un po’. Il nuovo direttore del Dipartimento viene da un ruolo e da una esperienza di ben altra natura. E’ stato, infatti, direttore dell’ufficio “Risorse umane” alla Rai e ha trascorso tutta la sua precedente vita lavorativa occupandosi, soprattutto, di contratti di lavoro di giornalisti e gente di spettacolo. Uno dunque, per dirla alla Tonino Di Pietro, che non si capisce “che c’azzecca”. Ma tant’è. E tant’è, infatti, che l’Istat, da qualche tempo, sta dando i numeri non statistici, ma proprio i numeri. Perché magari, accanto all’ex direttore delle “Risorse umane” alla Rai, potrebbero essere stati assunti – tanto per dire – un ex direttore della “Birra Peroni”, un ex direttore dei giocattoli “Lego” o un ex direttore della “Roccacannuccia calcio”. Buone statistiche.
Il futuro pesante di “Forza Italia”
“Silvio Berlusconi – nel messaggio inviato al Convegno organizzato a Fiuggi dal vicepresidente al Parlamento europeo, Antonio Tajani – ha tra l’altro scritto: “Il mio obiettivo è valorizzare al meglio chi, nella storia di “Forza Italia”, ha dimostrato di saper lavorare bene e di aggregare il consenso””.
Proprio quello che, non avendo dimostrato di lavorare bene e di aggregare il consenso, i colonnelli e i sottotenenti di “Forza Italia” non avrebbero voluto mai sentire. E che non sarà tanto facile far loro digerire. Troppo pesante, troppo amaro.
Imperfezioni
“Noi “5 stelle” – ha detto, riferendosi a quanto stanno facendo a Roma, Beppe Grillo – non siamo perfetti”.
Nessuno lo aveva preteso perché – come si sa – non c’è alcun essere umano che sia perfetto. Beppe Grillo, però, dovrebbe rendersi conto che c’è un limite all’imperfezione.