

A Roma c’è un parco che rapisce il visitatore sia per la natura che per i monumenti archeologici che in esso sono contenuti. Si tratta del Parco regionale dell’Appia Antica dove passa la regina viarum e dove nell’antichità imperatori e dignitari di alto rango ne fecero scenario per le proprie ville o per ricordare i propri defunti, costruendo dei grandi mausolei. Ed infatti proprio qui che l’imperatore Massenzio si fece costruire il suo circo, con l’obelisco oggi conservato a piazza Navona e dove fece edificare un enorme mausoleo dedicato suo figlio Romolo, scomparso prematuramente. Dopo venti anni, il 9 giugno 2014 ,il monumento sepolcrale è stato riaperto al pubblico.
Ad inaugurarlo il sindaco di Roma Ignazio Marino e il sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce. ll mausoleo fa parte dei tre edifici che compongono la Villa Imperiale: il mausoleo dinastico appunto; il Circo, che è il monumento più conosciuto dell’intero complesso di Massenzio (lungo 513 metri e largo 92), ed i resti del Palazzo imperiale.
Si tratta di un edificio a pianta circolare circondato da un imponente quadriportico che si apre direttamente sulla via Appia Antica ed era destinato alla sepoltura dei membri della famiglia imperiale, e quasi certamente ospitò le spoglie di Romolo, il giovane figlio dell’imperatore prematuramente scomparso (309 d. C.). La costruzione si sarebbe dovuta sviluppare su due livelli: uno inferiore e seminterrato, destinato a cripta funeraria, e un piano superiore che però non fu mai edificato.
La cripta, priva di decorazioni, ha una pianta circolare con un grosso pilastro centrale e un corridoio anulare nei quali si aprivano le nicchie per la deposizione dei sarcofagi mentre l’accesso originario – murato nei secoli passati e riaperto dalla sovrintendenza capitolina nei recenti lavori di restauro – è posto sul prospetto opposto alla via Appia Antica. Dal corridoio anulare è possibile entrare in un ampio vestibolo quadrangolare, che probabilmente serviva a raggiungere il piano superiore.
“Sono orgoglioso di poter restituire, ai romani e ai milioni di turisti che ogni anno visitano Roma, un gioiello assoluto del nostro patrimonio archeologico – commenta Marino – Dopo vent’anni è finalmente possibile tornare a visitare interamente questo complesso monumentale che contribuisce ad ampliare l’eccezionale offerta artistica della nostra città.
E’ con operazioni come questa che l’amministrazione intende rilanciare l’unicità culturale di Roma Capitale nel panorama mondiale, aumentandone la competitività e dunque la ricchezza. E la riapertura del mausoleo di Romolo può considerarsi come un ulteriore tassello verso la realizzazione dell’obiettivo più ambizioso che dobbiamo perseguire: la realizzazione del più grande parco archeologico del mondo, che dal centro di Roma, alle pendici del Campidoglio, si snoda fin qui sull’Appia”.
Il sindaco ha inoltre spiegato che già dai prossimi mesi con l’assessore Guido Improta hanno progettato l’idea di una navetta che dall’area centrale del Colosseo possa condurre i visitatori lungo la traiettoria dell’Appia Antica e quindi fino al monumento. A collaborare nella ripulitura dell’area archeologica sono state persone condannate che il ministero della Giustizia ha aiutato con un progetto di reinserimento per poter apprendere un lavoro, e quindi a partecipare anche al restauro e alla pulizia di questo luogo.
L’area archeologica potrà essere visitata da cittadini e turisti senza prenotazione. Il costo complessivo del restauro, realizzato dalle Ditte MBS e Angeloni con la supervisione tecnico-scientifica della sovrintendenza capitolina, ammonta a 873.000 euro.
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