Municipi:

Ricordiamo i partigiani ed i patrioti caduti a Roma

In maniera adeguata, nell’ottantesimo della Resistenza cittadina

In alcuni miei precedenti articoli, pubblicati nella primavera 2022, ho proposto all’Amministrazione comunale, in occasione dell’80° anniversario della Resistenza romana, durata 271 giorni, dalla sera dell’9 settembre 1943 alla mattina del 5 giugno (anche se le truppe americane entrarono in città il 4 giugno) di ricordarla e valorizzarla adeguatamente.

Al riguardo, ricordo la proposta di apporre in alcune stazioni della Metro dei pannelli per ricordare gli episodi della Resistenza più importanti avvenuti nella zona (articolo pubblicato il 6 aprile 2022). Ricordo inoltre la proposta di allestire un Museo dell’internamento fascista nell’Azienda agricola comunale di Castel di Guido, al 18 Km della vecchia Via Aurelia, dato che vi è stato attivo un Campo di lavoro dalla primavera 1942 al settembre 1943 (articolo pubblicato il 19 marzo 2022).

Ora desidero proporre al Comune di ricordare adeguatamente i partigiani ed i patrioti caduti sia nella cosiddetta “difesa di Roma” (dalla sera dell’8 settembre 1943 al pomeriggio del 10 settembre 1943) sia durante i 9 mesi dell’occupazione nazifascista della città.

Innanzitutto il Comune dovrebbe realizzare il monumento, richiesto da anni da alcune Associazioni, per ricordare i giovani patrioti caduti nella “difesa di Roma”, in particolare il pomeriggio del 10 settembre 1943 (vedere il mio articolo del 22 aprile 2022). Allo stesso modo sarebbe opportuno realizzare anche un monumento che ricordi adeguatamente le 27 donne morte nella difesa della città, mentre assistevano i patrioti che combattevano o che erano feriti. In entrambi i casi, i costi per la realizzazione dei monumenti potrebbero essere sostenuti dalle Associazioni proponenti, anche con una raccolta ad hoc dei fondi.

Inoltre sarebbe opportuno ricordare, con la intitolazione di strade, i partigiani più noti che hanno combattuto contro i nazifascisti e che sono mancati negli ultimi anni. Al riguardo ricordiamo Mario Fiorentini, tra in fondatori dei GAP e Comandante del GAP Gramsci (uno dei quattro GAP Centrali, che combattevano all’interno della città, compiendo operazioni eclatanti, come quella di Via Rasella del 23 marzo 1944), che è  venuto a mancare, nell’agosto del 2022, alla vegliarda età di quasi 103 anni.

Infine ci sono tanti altri partigiani, fucilati a Forte Bravetta o trucidati alle Fosse Ardeatine, che meritano di essere ricordati adeguatamente, magari con una lapide individuale posta davanti alla casa in cui abitavano o nel luogo in cui sono caduti. Al riguardo i loro nomi potrebbero essere indicati al Comune dalla Associazioni della Resistenza (ANPI, FIAP, Circolo Giustizia e Libertà…), che si potrebbero assumere, eventualmente, il costo della realizzazione e dell’apposizione della lapide, per evitare che il Comune rifiuti l’iniziativa, adducendo la carenza di fondi per realizzarla. In questo caso il Comune potrebbe limitarsi a concedere il gratuito patrocinio per l’apposizione della lapide, che potrebbe essere murata nel marciapiede o posta su una palina metallica, sgravando in tal modo le Associazioni proponenti dal pagamento della relativa tassa per l’occupazione del suolo pubblico a tempo indeterminato.

Confidiamo che queste proposte, che sicuramente farebbero onore all’Amministrazione Comunale, vengano accolte in modo da ricordare adeguatamente i partigiani ed i patrioti caduti a Roma nei 9 mesi della Resistenza, per la liberazione dal nazifascismo.

Giorgio Giannini


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Un commento su “Ricordiamo i partigiani ed i patrioti caduti a Roma

  1. Moto bella e opportuna la proposta del prof.Giannini, la condivido. Può aiutare la memoria dei romani, che in genere sanno poco della loro città e in particolare della Resistenza.

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