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Roma e Lazio, i punti fermi da cui ripartire nella prossima stagione

Tra la certezza De Rossi e i dubbi Lukaku-Dybala. Nella Lazio molti gli addii

La stagione 2023-24 volge al termine ed è il momento di programmare il futuro. Il calcio da questo punto di vista non conosce soste e non si fa in tempo a tirare le somme che già ci si deve proiettare al domani. Specialmente per le grandi squadre del campionato di Serie A. Tra queste ci sono Roma e Lazio, i due club capitolini accomunati da una stagione che non ha propriamente fatto strabuzzare gli occhi.

Specialmente per i biancocelesti, reduci dal secondo posto della passata stagione e passati attraverso un’eliminazione precoce in Champions League e l’addio anticipato di Maurizio Sarri. Anche sulla sponda giallorossa non sono mancati i mal di pancia. Basti pensare all’esonero di José Mourinho, arrivato come un fulmine a ciel sereno nella Capitale, e alla lotta fino all’ultimo istante per un posto Champions. Ma si sa che bisogna sempre provare a guardare il bicchiere mezzo pieno, con punti fermi da cui ripartire per il prossimo anno calcistico per provare a raggiungere i rispettivi obiettivi.

Uno di questi è in condivisione: il quinto posto, target alla portata delle due romane. Almeno in teoria, dato che la solita Atalanta e la squadra rivelazione di turno, il Bologna di Thiago Motta, costringono i siti di betting a rivedere ogni anno le quote sulla qualificazione all’Europa che conta e rilasciare promozioni sempre aggiornate, come i migliori bonus scommesse confrontati su un sito di comparazione del settore iGaming, per puntare sulla lotta Champions.

Qui Roma: tra la certezza De Rossi e i dubbi Lukaku-Dybala

Se c’è già una certezza a Trigoria, questa si chiama Daniele De Rossi. Arrivato a metà stagione per sostituire Mourinho, DDR ha scacciato via qualsiasi dubbio relativo alla sua poca esperienza su palcoscenici così importanti. La squadra ha saputo subito recepire le sue idee di calcio, tornando alla difesa a 4 e costruendo un gioco solido e, a tratti, divertente. I risultati sono stati incoraggianti, tanto che la società si è subito convinta a rinnovare il contratto all’ex capitano giallorosso a prescindere dalla qualificazione in Champions o dalla vittoria dell’Europa League. Ma i veri nodi da sciogliere sono altri e riguardano alcuni reparti nevralgici del campo. A partire dall’attacco.

Tutti conoscono la situazione di Romelu Lukaku, arrivato in prestito secco dal Chelsea e che, a meno di clamorosi ribaltoni, non rimarrà a Roma la prossima stagione. Il club londinese chiede almeno 40 milioni, soldi che la proprietà vorrebbe investire non su un singolo calciatore, tra l’altro over 30, per quanto abbia fatto bene nella capitale.
L’altro dubbio è legato alla permanenza di Paulo Dybala. Si parlerà di rinnovo, ma attenzione alle sirene estere, che potrebbero attivare la clausola rescissoria al momento presente sul contratto dell’argentino.

La Joya vorrebbe rimanere, ma il futuro è tutto da decifrare. Certo, sia Dybala che Lukaku sarebbero da considerarsi punti fermi della rosa che verrà, alla pari del portiere Mile Svilar, rivelazione assoluta della stagione, e di giocatori come Leandro Paredes, Bryan Cristante, Gianluca Mancini e Lorenzo Pellegrini. Dovrebbero restare in giallorosso anche Stephan El Shaarawy, Evan Ndika, Fernando Llorente e Sardar Azmoun. Tutti gli altri verranno valutati a fine anno, compreso Tammy Abraham, non certo della riconferma.

Qui Lazio: tanti addii, poche certezze

Felipe Anderson e Luis Alberto saluteranno la Lazio a fine stagione. Due dei giocatori più importanti della rosa biancoceleste diranno addio alla Capitale dopo diversi anni di carriera trascorsi qui tra alti e bassi. Attenzione anche al possibile saluto di Ciro Immobile, in crisi di risultati dopo classifiche capocannonieri dominate a suon di gol.

Le certezze, quindi, sembrano davvero poche per il club di Lotito. Una si chiama Mattia Zaccagni, che ha rinnovato da poco il proprio contratto con le aquile fino al 2029. Un vero e proprio atto d’amore per uno dei giocatori più rappresentativi del club nell’ultimo periodo. Incerto, invece, il destino di Matteo Guendouzi, arrivato in estate a Roma e perno del centrocampo di Sarri. Con Igor Tudor, invece, i rapporti non sono stati dei migliori sin dal primo momento, cosa che starebbe convincendo il francese a valutare possibili offerte in estate, nonostante il club voglia trattenerlo a tutti i costi. Ma proprio la seconda certezza laziale si incarna nella figura del nuovo allenatore.

Il CT ex Hellas Verona e Marsiglia, nonostante un derby perso, ha riportato sicurezza e gioco alla squadra di Lotito, permettendo di risalire la classifica e di sfiorare un’incredibile rimonta ai danni della Juventus nella semifinale di ritorno di Coppa Italia. Sarà lui a guidare senza ombra di dubbio la Lazio nella prossima stagione.
Altri punti fermi da cui ripartire restano Alessio Romagnoli, Nicolò Casale e il Taty Castellanos, che non sta facendo rimpiangere il momento di magra di Immobile in attacco. Come per la Roma, anche a Formello gli altri giocatori verranno valutati uno a uno al termine della stagione.


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