Stop alla violenza sui trasporti: firmato il protocollo che introduce Body Cam e pulsanti di emergenza per autisti

Tra le principali novità spicca l'implementazione delle body cam per il personale, l'installazione di telecamere sui mezzi e l’introduzione di pulsanti antipanico

Finalmente una svolta nella sicurezza dei lavoratori del trasporto pubblico di Roma e del Lazio. Dopo mesi di trattative, è stato siglato un protocollo d’intesa che segna una netta inversione di rotta rispetto al crescente fenomeno delle aggressioni ai danni degli autisti e del personale di bordo. Firmato da Roma Capitale, la Prefettura di Roma, la Regione Lazio, Cotral, Atac e i principali sindacati del settore, il nuovo accordo introduce una serie di misure destinate a garantire una protezione robusta per chi lavora quotidianamente sui mezzi pubblici.

Tra le principali novità spicca l’implementazione delle body cam per il personale, l’installazione di telecamere sui mezzi e l’introduzione di pulsanti antipanico. Questi strumenti tecnologici avanzati sono progettati per garantire una risposta rapida e un monitoraggio continuo in caso di emergenze.

In particolare, i pulsanti antipanico, dotati di localizzatori GPS, saranno distribuiti a tutti gli autisti e ai verificatori di biglietti, offrendo loro una linea diretta di comunicazione con il numero unico di emergenza 112 e con la centrale operativa aziendale.

Cotral, l’azienda di trasporti regionali, ha già avviato misure significative come la separazione della cabina di guida dal vano passeggeri e l’installazione di videosorveglianza interna sui mezzi di nuova generazione. Questi interventi si integrano con l’introduzione del “panic button portatile”, un dispositivo pensato per garantire sicurezza immediata in situazioni di pericolo.

Atac, dal canto suo, si impegna a completare la separazione della cabina di guida entro il primo semestre del 2025 e a potenziare il personale di front line per una migliore assistenza agli utenti.

Inoltre, le telecamere a circuito chiuso verranno installate sui mezzi delle linee più critiche e in tutte le stazioni della rete metropolitana, con un collegamento in tempo reale con la centrale operativa di Atac. Le body cam saranno particolarmente utili per monitorare e registrare gli episodi di aggressione, facilitando l’individuazione degli autori.

Roma Capitale contribuirà con un osservatorio locale per identificare le aree più vulnerabili e intensificare la videosorveglianza nelle zone a rischio. La Prefettura di Roma istituisce un tavolo di monitoraggio permanente, con la partecipazione di sindacati, questura, carabinieri e polizia locale, per tenere sotto controllo l’andamento del fenomeno delle aggressioni e garantire una risposta tempestiva.

Questo protocollo d’intesa arriva in risposta alle crescenti preoccupazioni dei sindacati di categoria e agli allarmanti episodi di cronaca che hanno coinvolto i lavoratori del trasporto pubblico. Gli attacchi agli autisti e i comportamenti violenti degli utenti sono ormai all’ordine del giorno, rendendo il lavoro sui mezzi pubblici sempre più rischioso. Recenti episodi, come la donna barricata nel box di una stazione metropolitana per sfuggire alla furia dei pendolari, sottolineano l’urgenza di interventi concreti.

Con queste nuove misure, Roma e Lazio si preparano ad affrontare le sfide della sicurezza pubblica con una strategia innovativa e determinata, puntando a garantire un ambiente di lavoro più sicuro per tutti coloro che quotidianamente servono la comunità.


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