Villa dei Gordiani, un tesoro da scoprire, custodire e valorizzare

Le associazioni Omnia Urbes, VieverEco e Amici del Parco unite per la valorizzazione dei parchi del nostro territorio

Si sono svolte nelle giornate di sabato 21 e 28 aprile 2018 due giornate dedicate alla scoperta, conoscenza e valorizzazione della cosiddetta Villa dei Gordiani che ha visto coinvolte le associazioni Omnia Urbes, VieverEco e Amici del Parco unite per la valorizzazione dei parchi del nostro territorio

Un gioiello incastonato nel verde pubblico, un parco archeologico urbano, un frammento della storia di Roma presente sul territorio del V municipio, la cosiddetta Villa dei Gordiani si offre a quanti vogliano comprenderne la sua storia e le sue strutture come uno splendido esempio di villa suburbana.

Per poter godere di questo spettacolo basta fermarsi  lungo Via Prenestina ed osservare le sue vestigia che ancor oggi si stagliano nel contesto urbano (denso di palazzi moderni) ed intuire la complessità della sua struttura.

Portare le persone alla scoperta di questa villa è unire, all’interno della stessa visita, la passione per il proprio lavoro e la partecipazione dell’impego civile nella valorizzazione del territorio.

La cosiddetta Villa dei Gordiani, che prende il nome dai tre imperatori della dinastia dei Gordiani, appunto, che ne presero possesso alla metà del III secolo d.C., ha una storia ben più antica, e probabilmente altrettanto importante: alcune parti della villa, infatti, sono state edificate fin dal II secolo a.C. (siamo nel periodo della fine della Repubblica Romana) e sono sicuramente utilizzate durante i primi periodi dell’Impero di Roma.

Cisterne, condotti idraulici, ambienti destinati alla vita privata del dominus (il proprietario della villa), un ninfeo, due aule ottagone e un mausoleo rotondo (datato agli inizi del IV secolo d.C.) sono le strutture che semplicemente passeggiando nel parco sui possono ancora ammirare, anche se, purtroppo, solo attraverso una recinzione di sicurezza e senza alcuna indicazione utile alla loro identificazione.

Nessuna delle opere citate sopra, infatti, per motivi di sicurezza è accessibile al pubblico, un vero peccato! Peccato per il territorio, per i cittadini ed i turisti che non ne possono godere appieno la bellezza!

La Villa dei Gordiani potrebbe veramente diventare un volano per le politiche culturali e di valorizzazione del territorio se, oltre alle tante associazioni che si spendono per la sua salvaguardia e valorizzazione, anche le dirigenze- soprattutto politiche- ne comprendessero appieno le potenzialità e non ne servissero come semplice quinta prospettica per qualche iniziativa.

Il parco archeologico urbano della Villa dei Gordiani, non un luogo di degrado, ma uno spazio già pienamente vissuto dalla cittadinanza che sui suoi prati passeggia e trascorre ore piacevoli, potrebbe trasformarsi in qualcosa di più, potrebbe offrire quel qualcosa in più che solo il territorio (e il terriotiro della periferia romana, e il territorio della periferia a est di Roma) può offrire: arte, natura, archeologia, svago, cultura, giochi e verde pubblico!

I cittadini e le associazioni si stanno impegnando, a quando un salto di qualità nella gestione del patrimonio culturale romano periferico?

QUO USQUE TENDEM ABUTERE PATIENTIA NOSTRA (Fino a quando dunque abuserai della nostra pazienza)? La domanda, che Cicerone pose al senato (si era in un altro contesto e con altri protagonisti: Catilina), non è così lontana dai sentimenti e dagli stati d’animo dei tanti cittadini e degli ancora pochi (purtroppo) turisti che, però, sempre di più cominciano a comprendere l’importanza della tutela, gestione e valorizzazione patrimonio culturale che ci circonda e ci accoglie.

La Villa dei Gordiani, è lì al terzo miglio dell’antica via Gabina/Praenestina, pronta ad accogliere e svelare le storie di alcuni tra gli uomini che fecero la storia di Roma.

Olga Di Cagno

 


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento