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Come fermare il tempo e riempirlo di buone idee

Da poco il libreria l'ultimo libro di Roberto Vacca. Ecco come lo descrive lo stesso autore

Come fermare il tempo e riempirlo di buone idee è il libro di Roberto Vacca da poco in libreria. Ecco come lo sintetizza lo stesso autore.

“Molte decisioni che ci riguardano sono sbagliate. Le prende chi ha potere su di noi. Possiamo fare in modo he le cose vadano meglio? Alcune fedi o -ismi propongono soluzioni positive, ma astratte.  Chi se ne entusiasma poi constata che sono illusorie. Diffidiamo di facili speranze; siamo imperfetti. Aiutiamoci da soli. Come? Lo dico in Come fermare il tempo e riempirlo di buone idee: mio libro appena pubblicato  da Mondadori.

aeef20de-a9c8-4702-ac0f-6b2716c64349È un manifesto. Uno spettro si aggira per il mondo: è il dominio della ragione. Molti lo combattono; pochi lo propongono. Da due millenni e mezzo certe persone hanno capito e inventato logica, scienza, tecnica, industria, economia. Potremmo costruirci società aperte, pacifiche, sagge, giuste, ma non sta succedendo. Troppi credono in idee deboli e storie inventate. Si formano opinioni a caso. I rari discorsi seri sono poco ascoltati. Dove trovare buone idee?

Girano miliardi di miliardi di parole, disseminate da giornali, radio, TV, internet, social. Sono improvvisate, talora insensate. Mirano spesso a farci usare prodotti, a favorire interessi altrui, a sottrarci soldi, ad aggregarci in comunità. Certi giovani corrono rischi di cui non hanno idea. Limitano le loro scelte.

Negli anni Sessanta la controcultura americana ripeteva:“non fidarti di chi ha più di 30 anni”. Alcuni rottamatori contemporanei sono fautori della meritocrazia. Però meriti, intelligenza, conoscenza sono scarsi nei loro progetti.

Chiamiamo i vecchi (saggi) alla riscossa. Nel libro racconto come hanno risposto i vecchi saggi cinesi. A parte inquinamento, disuguaglianze, finanza criticabile, la Cina registra successi enormi. Il merito è in parte dovuto al Nuovo Confucianesimo, che rivaluta doti insospettate, memorie dettagliate e buon senso dei vecchi. Certo alcuni sono pigri. Non hanno fiducia in se stessi. Si offendono se inascoltati. Vanno risvegliati. Racconto come possano affinare le loro capacità: se le useranno, sarà meglio per tutti. Altri non provano più a fare cose nuove. Fra questi, i più dannosi hanno raggiunto posizioni di comando. Per scalzarli bisogna che avvengano scandali”. È meglio  sostituirli con altri vecchi abili e memoriosi – oppure con giovani inventivi, saggi, aggressivi.

Non ho un grande messaggio risolutivo. Però ci provo. Leggi i miei capitoli su come destreggiarsi. Confuta i discorsi sbagliati e racconta quel che hai capito. Proponi idee nuove. Cerchiamole, raccontiamole ai giovani troppo verdi  e ai vecchi che, se ci provano, rinverdiscono. Ragioniamo e impariamo a farci rispettare. Tocca soprattutto ai vecchiacci, se sono saggi e ragionano. Aiutiamo a riattivarsi gli anziani che si lasciano andare.

I vecchi abili hanno bisogno  dei giovani per cercare rimedi. Siamo minacciati da rischi perché il dominio della ragione viene rifiutato. Sono state create: economie fragili e arsenali nucleari che possono sterminarci tutti; sistemi tecnologici complessi gestiti da computer secondo strategie fallibili.

Serve immaginazione per te, per me – e per far evolvere la società e l’economia in modo positivo. Racconto quali eventi futuri siano prevedibili (e come) e quali no. Per partecipare, dobbiamo stare in forma. Cresce il numero degli anziani: non sono solo più fragili, hanno più esperienza e, quindi, possono dare contributi validi. Riprendo il discorso del mio ultimo libro su come non invecchiare mai. Affronto il problema del burnout: depressione e apatia da stress e da superlavoro (a ogni età). Suggerisco come evitarlo per risolvere i problemi che abbiamo. Dico cose che servono – prova a leggere!”.


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