1944/45 – La linea del fronte da Anzio al Quadraro

L’Associazione Etica promuove nella sede EMIS SOCIAL LAB un incontro sul tema mercoledì 3 maggio 2023

Mercoledì 3 maggio 2023 ore 18.00 nella sede dell’Associazione EMI SOCIAL LAB – via Emilio Lepido – 40/A, l’Associazione Etica promuove un incontro sui tragici avvenimenti accaduti riguardo lo Sbarco degli alleati ad Anzio (gennaio ’44) ed il Rastrellamento del Quadraro, (aprile ’44) documentati da due libri sull’argomento scritti da Carla Guidi Un ragazzo chiamato Anzio” e “Operazione Balena”. Intervengono: Massimo De Simoni (Associazione Etica), Aldo Pavia (Vicepresidente ANED) e la giornalista Carla Guidi – Proiezione delle foto di Valter Sambucini

 A seguire proiezione del docufilm – “Storie d’aprile – Donne al Quadraro” di S. Miceli e K.Majenza che racconta i fatti del Quadraro – dal 17 aprile del 1944 – attraverso la narrazione di Michela Ponzani, storica, e di Walter De Cesaris, autore del libro:La borgata ribelle. Il racconto di Angelina De Lipsis, staffetta partigiana e di Clemente Scifoni, ‘gappista’, arricchiscono i contenuti del documentario con rivelazioni anche inedite su Don Gioacchino Rey, parroco di Santa Maria del Buon Consiglio, che si adoperò per tutelare la borgata, i rastrellati e le loro famiglie.

Alcune note sui libri di Carla Guidi 

“Un ragazzo chiamato Anzio” – Questo libro alla sua seconda edizione con Arduino Sacco editore 2012, con la Postfazione di Vera Michelin Salomon – è stato pubblicato per la prima volta con il Patrocinio della Provincia di Roma e del Comune di Anzio, dalla Onyx Edizioni nel 2005. Al testo rieditato rimane invece la presentazione di Vincenzo Maria Vita, allora Assessore alle Politiche Culturali della Provincia di Roma, e del Sindaco di Anzio che nel 2005 era Candido De Angelis.

Il libro era stato presentato al “Paradiso sul mare” all’interno delle manifestazioni per il 60° della Liberazione il 25 aprile 2005, organizzate dal Comune della Città di Anzio – insignita con la Medaglia d’Oro al Merito Civile dal Presidente della Repubblica C.A.Ciampi – e poi il 4 novembre 2005 a Roma, al Centro Congressi ex Novo in via Monte Zebio.

Alfredo, il protagonista, classe 1928 – ora ricordato con una targa nel porto di Anzio – era un ragazzino innamorato del Cinema che immaginava nella realtà l’avvento degli americani-salvatori dalla nostra martoriata ed ancora contestata storia bellica. Come sappiamo il cinema americano più diffuso da noi era il Western in quegli anni in cui il fascismo agiva da filtro alla spettacolarizzazione della “fabbrica dei sogni” ed il piccolo Alfredo, (divenuto poi cineasta amatoriale e fotografo professionista) dopo lo sfollamento a Roma con la famiglia, aveva deciso autonomamente e con grande rischio, di attraversare il fronte e tornare da solo ad Anzio ai primi di marzo 1944 per vedere questi americani che immaginava come gli eroi del cinema.

Essendo riuscito a farsi adottare dall’esercito americano ha seguito poi tutta la Campagna di Liberazione d’Italia, dalla partecipazione alla liberazione di Roma fino a Livorno, nel famoso insediamento americano del Tombolo, vivendo da adolescente le sue prime esperienze di guerra, ma anche i suoi primi amori, imparando a guidare e riparare le jeep ed i grandi GMC, imparando una nuova lingua che gli ha permesso poi di lavorare per l’ American Graves Registration Services dall’ottobre del 1945 fino alla completa costruzione e sistemazione del Cimitero Americano di Nettuno, prestando infine la sua opera per recuperare le salme dei caduti in tutta la regione tra Lazio e Campania, occupandosi anche della corrispondenza con le famiglie dei caduti.

Il libro può essere letto gratuitamente sul sito dell’editore Arduino Sacco tra i free books – https://www.arduinosaccoeditore.com/freebook/un-ragazzo-chiamato-anzio-di-carla-guidi/

 

“Operazione Balena – Unternehmen Walfisch” – Roma 17 aprile 1944: nazifascisti al Quadraro. Terza edizione riveduta e documentata – Edilazio 2013

Dalle memorie autobiografiche di Sisto Quaranta e Augusto Gro, ex deportati del quartiere Quadraro il 17 aprile 1944, con un’intervista a Lorella Ascoli il cui padre fu deportato dal Quadraro, ma non riconosciuto in quanto ebreo, tornò a casa alla fine della guerra. Presentazione di Aldo Pavia Vicepresidente Nazionale dell’ANED, Socio fondatore della “Fondazione Memoria della Deportazione”, di cui è stato fino al 2011 Consigliere d’Amministrazione. Da oltre trent’anni svolge attività di divulgazione storica e di testimonianza sulla deportazione razziale e politica, dapprima a Milano, poi a Roma, incontrando in particolare giovani e studenti, organizzando anche corsi di formazione per docenti e guidando viaggi di studio nei luoghi della memoria.

Il libro contiene anche articoli sulla storia del territorio, a cura di G. Giannini, P. Grella, A. Palumbo poiché il Quadraro è come un “paese nella città” ricco di una sua importante storia idro-geologica, archeologica, urbanistica, ambientale, sociale e resistenziale che aspira ad essere maggiormente conosciuta, così come è importante sapere come questi luoghi fossero gli unici a Roma dove si respirava, nonostante tutto, un’atmosfera di effettiva libertà, il famoso nido di vespe con le significative voci delle periferie romane, che non si sottomettevano alla violenza ma vi si opponevano attivamente.

Il libro contiene anche un CD con le foto di Valter Sambucini sulle emergenze archeologiche della zona e sulle vie decorate dai murales del Quadraro vecchio.

 

Citiamo dalla presentazione di Aldo Pavia:

  • Carla Guidi ha voluto ritrovare le radici del Quadraro, attraverso la storia dei suoi abitanti. Lo ha fatto scegliendo di riportare alla luce quella pagina che porta la data, nel diario romano, del 17 aprile 1944. Nel suo libro, si è messa al fianco di Sisto Quaranta, il più accanito dei testimoni, il più determinato nel volere che la sua memoria fosse radicata memoria del quartiere, e con lui ha ripercorso i giorni, le ore, i momenti drammatici di una avventura umana che non può e non deve essere dimenticata. Una memoria che deve essere assolutamente di tutta la città. Che il libro di Carla Guidi fosse necessario, lo dimostra che ora viene ristampato. E la ristampa, nel mondo editoriale, è anche sicuro segnale di successo. Ma non è una pura ristampa, è una nuova edizione. Più articolata, più ricca, ancor più puntuale. Una nuova edizione che appare integrata ed arricchita di nuovi, importantissimi contributi. A Giorgio Giannini, cui si devono più pubblicazioni sulla storia romana negli anni del fascismo e della Resistenza, si deve un saggio cronologico che permette di seguire, momento per momento, i giorni ed i fatti che contrassegnarono l’VIII zona di Roma, quella che comprendeva il territorio tra la Casilina e la Tuscolana. Un contributo necessario e prezioso per capire e conoscere il vissuto quotidiano della popolazione ed il perché della pesantissima rivalsa dei nazisti. Era necessario, e a buon ragione, una più puntuale conoscenza del Quadraro e della sua storia, nei vari aspetti che un insediamento urbano, una “città nella città” presenta nei suoi passaggi temporali, nelle sue trasformazioni urbanistiche, sociali, culturali. Di questa parte si è fatto carico Pasquale Grella, con una ricchezza di notizie, di riflessioni che ne fanno una lettura fortemente stimolante. (…)”

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