A passeggio per le vie di Trastevere con tremore e indignazione
Paula Gallardo - 19 Agosto 2021
Ieri sera ho passeggiato per le vie di Trastevere
Io e Maria (13 anni) siamo vaccinate.
Ma posso capire che ci sia chi non lo fa perché crede che il vaccino non sia sicuro: è la sua idea ed è diversa dalla mia. E capisco e sostengo anch’io che il sistema sanitario deve/doveva mettere in atto misure di assistenza (domiciliari, dai medici di base) che in moltissimi casi non ci sono state (malati lasciati da soli in casa, casi che si sono aggravati, contagi…) per evitare tanti contagi, tante morti.
MA…
Chi sceglie di non vaccinarsi e poi per giunta non usa la mascherina, si abbraccia e bacia, sta in gruppi numerosi, numerosissimi, tutti ammassati senza alcun tipo di misura preventiva… mi urta.
Ieri sera ho passeggiato per le vie di Trastevere e ho constatato con i miei occhi i famosi assembramenti di giovani dei quali avevo sentito parlare… Nessun controllo, nessun autocontrollo: un mondo che vive come se poi le scuole, le attività, i concerti, i teatri, addirittura i musei non potessero venire richiusi.
Va bene il rispetto della libertà di tutti ma non va bene giocare con la mia, la nostra libertà perché sei un giovane e vuoi accaparrarti tutti i tuoi diritti e calpestare i miei.

I ragazzi (intellettuali di destra e sinistra?) di Trastevere invece no. E questo mi urta e mi indigna. Moltissimo.
…E aggiungo, con amarezza, che mi sento presa in giro, penando al fatto che con tutti i miei cori (ben 6) abbiamo continuato l’attività durante tutto lo scorso anno facendo le prove con porte e finestre aperte tutto l’inverno, con mascherine, mantenendo distanza di 1,50 m e a volte anche nei parchi (sempre con le mascherine).