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A Roma i laboratori teatrali di Vic Giannini

“Per partecipare ad un laboratorio teatrale occorre una buona dose di coraggio, di follia e di desiderio”

Il settore culturale non conosce pause, men che meno quando c’è di mezzo il Teatro. E non
parliamo solo di rappresentazioni che, d’estate, proseguono nelle località turistiche e, alle quali,
il nostro giornale offre da sempre grande attenzione, ma anche di laboratori, scuole teatrali, di
stage e aggiornamenti.
A Roma da qualche giorno è ripreso, con diverse sedi, il laboratorio teatrale “Il Viaggio” di Vic
Giannini che da tempo, oramai riscuote, un buon consenso.
Siamo andati a trovare l’eclettico Vic Giannini per una breve intervista su questa sua attività, a
nostro avviso culturale di impegno sociale.

Vic Giannini è un artista conosciuto come musicista, cantante, scrittore, uomo
di teatro e altro ancora. In che cosa lei si riconosce di più?

In tutte queste. Può sembrare presuntuoso ma ho iniziato a “fare teatro” esattamente
quando esordivo nel mondo della musica. Era la fine del 1976, avrei esordito come bassista in
uno dei gruppi di musica italiana conosciuti all’epoca e contemporaneamente iniziai a
frequentare un laboratorio teatrale nel mio liceo. Era l’ultimo anno di scuola. E da allora la
musica ed il teatro sono stati il binario su cui mi sono mosso. Negli anni a seguire e per molti
ancora, le due cose hanno coinciso. Ho composto musiche originali per molti spettacoli teatrali
ed anche per alcuni spettacoli di danza moderna e contemporanea.

Quando è nata l’idea del laboratorio teatrale e perché il nome “Il viaggio?”

È nata nel momento in cui ho terminato di seguirne e questo è successo all’inizio degli anni
’80. Avevo già partecipato come assistente al docente ed ero affascinato dalla grande potenza
del laboratorio teatrale. Però per essere in grado di condurne uno ho dovuto aspettare, non solo
di accrescere le competenze necessarie, ma soprattutto una maturità tale che ti consentisse di
lavorare con le persone, con i loro punti di forza e soprattutto con i loro punti di debolezza.
Serve una forte empatia ed una forte sensibilità per riconoscere lo stato d’animo delle persone
con cui stai interagendo.
Il nome “Il Viaggio” rappresenta ciò che facciamo, cioè un viaggio dentro noi stessi, per conoscerci meglio ed in taluni casi per iniziare a conoscerci. Inoltre, è un viaggio all’interno della scoperta delle emozioni.

Chi sono le persone che si iscrivono al suo corso e cosa si aspettano dalle sue “lezioni”?

Da un punto di vista anagrafico, direi da maggiorenni fino a 120 anni. Da un punto di vista
delle capacità, può partecipare chiunque, sia che abbia esperienze di teatro o sia completamente
debuttante.
Deve essere una persona con la voglia di approfondire o di iniziare a conoscersi. Per farlo deve imparare a gestire, conoscendole, le proprie emozioni.
Una frase che dico sempre è che “per partecipare ad un laboratorio teatrale occorre una buona dose di coraggio, di follia e di desiderio”.

E lei cosa si aspetta dagli allievi?

Quello che chiedo, soprattutto all’inizio, è di “avere fiducia”. Prima di tutto in sé stessi e poi nel
lavoro che facciamo all’interno del laboratorio teatrale. Poi è necessaria l’attenzione, la voglia di
misurarsi, la voglia di affrontare le debolezze e la voglia di ridere. Perché ridere? Perché
affronteremo cose che ci faranno pensare profondamente ed altre che affronteremo ridendo. Ci
saranno molti esercizi di improvvisazione e lì tutto può e deve accadere.

In che zone di Roma esercita questa attività e in quali strutture?

Al momento sono tre: presso lo storico Teatro San Genesio in zona Prati, proprio di fianco alla
Rai di viale Mazzini. Un secondo presso il Centro Culturale “Aurora” molto attivo e conosciuto in zona Decima. Il terzo è presso il Centro Anziani “Decima-Torrino” che offre moltissime attività ai
propri iscritti.

Spero ogni anno di poterne iniziare di nuovi anche in altre zone ma stiamo riprendendoci pian piano dopo il lungo stop dovuto al Covid. Se ci dovessero essere persone interessate in altre zone di Roma, sarò ben felice di intraprendere un altro nuovo “viaggio”.

Il laboratorio è aperto a tutti, giovani, anziani, uomini donne?

È aperto a tutti, dalla maggiore età senza limiti massimi di età. Con o senza esperienza teatrale.
Perché l’obiettivo è quello di crescere acquisendo strumenti utili a migliorare come attori, come
persone ed affrontare la propria vita, anche professionalmente lontana dal teatro, con maggiore
consapevolezza di sé.

Che dire dunque dell’arte teatrale?

È un’opportunità per migliorare sé stessi, ma va anche apprezzata come impegno sociale nel palcoscenico della vita.

I prossimi corsi

Ogni lunedì dalle 19:00 alle 21:00 presso il Centro Culturale Aurora. Piazza Otello Boccherini 25 (Decima). Per informazioni 3357387684 oppure direttamente c/o il Centro Culturale.

Ogni venerdì dalle 18:30 alle 20:30 presso il Teatro San Genesio a via Podgora 1 (di fianco la Rai di Viale Mazzini). Info presso il teatro oppure al 3357387684.

Vic Giannini su Facebook


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