

Un’assemblea molto partecipata ieri venerdì 7 marzo 2025 per chiedere il rispetto degli impegni presi per il trasferimento in un luogo idoneo dell’attività di smaltimento di metalli da decenni di via dei Gordiani ma con alle spalle due scuole, la Romolo Balzani e il Piccolo Principe.
La ditta M.c.r. Metalli smaltisce anche rifiuti special, ha resistito per anni tra proroghe temporanee e chiusure dettate anche dagli interventi della Asl e dalle indagini sull’inquinamento dell’aria e acustico per quanto riguarda i rumori.
La ditta, dopo vari ricorsi, ha un permesso a proseguire l’attività fino ad ottobre 2025, ma i genitori e i residenti non si fidano, vogliono certezze e a darle ci hanno provato nel pomeriggio del 7 ottobre il Presidente della commissione Ambiente capitolina Giammarco palmieri, l’Assessore all’ambiente municipale Edoardo Annucci e quello alla scuola Cecilia Fannunza oltre al presidente della commissione ambiente municipale.
I timori che il trasferimento in altra sede non avvenga sono tanti e nell’incontro il comitato dei genitori ha documentato come un’attività incompatibile con l’attività scolastica si trascini fin dal 1989 con autorizzazioni provvisorie.
Diversi sono stati gli incontri tra il 2018 e il 2020 alla Regione Lazio. Nel 2021 c’è una svolta in quanto si sono registrati i pareri negativi dalla Asl, dalla Regione, dal Comune e dall’ARPA.
La ditta fece un ricorso al TAR che venne respinto. Nel 2022 la Mcr ha presentato un ricorso al Consiglio di Stato.
Nel 2023 aumenta il numero dei genitori che non si arrendono al protrarsi dell’avvelenamento dell’aria, problemi alle acque reflue ed un eccessivo inquinamento acustico.
I genitori a proprie spese promuovono indagini del terreno a cui segue l’interruzione della didattica che vedeva i bambini coltivare un orto che per anni ha prodotto anche verdure coltivate da loro stessi.
La pressione costante da parte dei genitori sembra dare una sorta di ultimatum e questo nonostante lavori fatti per contrastare l’inquinamento acustico e delle acque reflue e con la presentazione di un contratto di comodato d’uso di un terreno in via di Salone che ospiterebbe l’attività.
Nel suo intervento il presidente della commissione Ambiente capitolina Palmieri ha parlato però di un nuovo e diverso luogo di destinazione dell’attività e da qui l’impegno a convocare in audizione tutti gli attori di questa situazione che vanno dai titolari la ditta, ai vigili, Municipio e Asl, oltre che ovviamente la scuola.
Sulla stessa lunghezza di onda gli altri rappresentanti municipali che indicano la primavera del 2026 come data per la delocalizzazione.
Presente anche il CdQ di Villa de Sanctis che ha ricordato all’assessore Annucci come il quartiere sia in forte credito con il municipio per quanto riguarda la manutenzione del verde ed in particolare del Giardino Camilli situato proprio accanto alla scuola Balzani completamente abbandonato, privo di giochi, con una pista di pattinaggio pericolosa anche per dei rami a livello di bambini e con cestini dei rifiuti che non vengono svuotati.
Stessa cosa per il Giardino su via Balzani dove era stata realizzato un circuito ciclabile didattico andato distrutto durante la messa in sicurezza della cavità sottostante e di cui i cittadini richiedono il ripristino.
L’assessore Annucci ha dichiarato che il V municipio si è molto impegnato sul parco di Villa de Sanctis, mentre per la manutenzione del verde verticale, questa va avanti secondo una programmazione triennale, una rigidità che sembra essere eccessiva, ma si è detto disponibile ad ascoltare il territorio insieme alla commissione ambiente per possibili interventi.
Adesso non ci resta che aspettare la convocazione in audizione della commissione ambiente.
Di certo c’è che in genitori non molleranno: pretendono giustamente aria pulita, sicurezza e tutela della salute dei propri figli e su questo non ci sarà nessuna disponibilità a sconti.
Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.