Atreju, la destra si riprende il Circo Massimo: politica, show e grandi ospiti da Conte a Milei

Quest’anno la kermesse di Fratelli d’Italia dall’8 al 15 dicembre con albero di natale e presepe vivente

Torna Atreju, la storica kermesse della destra italiana, e quest’anno si veste di grandezza, occupando la spianata del Circo Massimo, simbolo della nuova forza e ambizione di Fratelli d’Italia.

Fino a domenica 15 dicembre, una settimana di dibattiti, spettacoli e incontri accenderà i riflettori sulla destra italiana, con ospiti di calibro nazionale e internazionale.

Organizzata dal partito di Giorgia Meloni, l’edizione 2024 si presenta come il culmine di venticinque anni di storia, iniziati quando un gruppo di giovani militanti – tra cui la stessa Meloni – lanciò il progetto ispirato ad Atreju, protagonista de La storia infinita.

Oggi la festa non è più solo un ritrovo di nostalgici della destra giovanile, ma un evento imponente che richiama politici, giornalisti, intellettuali e leader internazionali.

Dal villaggio natalizio ai grandi nomi:

Intorno ai tendoni per gli incontri e i dibattiti si sviluppa un vero e proprio villaggio natalizio: casette in legno, luci, gadget e una pista di pattinaggio che quest’anno supera in grandezza quella delle edizioni passate.

Ma è sul palco principale che si giocherà il cuore della manifestazione, con un programma che mescola politica, spettacolo e ospiti di richiamo.

Tra i protagonisti più attesi ci sono Javier Milei, il presidente ultraliberista argentino soprannominato “l’uomo con la motosega”, simbolo di rottura e alleato naturale della destra globale; e Nabil Mikati, il premier libanese che, nel mezzo della crisi tra Hezbollah e Israele, porterà sul palco una testimonianza internazionale di grande impatto.

Ma gli occhi saranno puntati anche sulla politica interna. Giuseppe Conte, leader del Movimento Cinque Stelle, sarà ospite nonostante il suo ruolo ambiguo, sempre più distante dai progressisti e sempre più corteggiato dalla destra di governo, con cui condivide battaglie strategiche come la presidenza della Rai e la Corte Costituzionale.

Un parterre “trasversale”:

Come nello stile di Atreju, la kermesse non si limita a ospitare figure di destra.

Sul palco si alterneranno voci diverse, da giornalisti di tutte le aree politiche a vecchi protagonisti della politica come Fausto Bertinotti e Luciano Violante, emblemi di una sinistra che dialoga.

Tra gli invitati anche Paolo Bonolis, volto amato della televisione, portando un tocco pop a una manifestazione che vuole parlare a tutti, anche fuori dai confini della politica.

La chiusura “col botto” di Giorgia Meloni:

Come da tradizione, il gran finale è riservato alla padrona di casa: Giorgia Meloni.

Domenica 15 dicembre, la premier chiuderà i lavori con un comizio che si preannuncia come un discorso di fine anno, un’occasione per tracciare un bilancio del governo e rilanciare le sfide per il 2024.

Un messaggio alla sinistra:

Non mancano gli assenti di peso. La segretaria del Pd, Elly Schlein, non è stata invitata quest’anno, dopo il rifiuto dello scorso anno di confrontarsi con Meloni sul palco.

Una scelta che riflette il rapporto teso tra i due leader e che sottolinea le fratture tra le opposizioni.

Nel frattempo, Atreju si consolida come la “terza Camera” della politica italiana, uno spazio dove, tra panini e gadget, la destra ribadisce la sua forza crescente.

E per una settimana, Montecitorio e Palazzo Madama sembreranno lontani: tutti gli occhi saranno sul Circo Massimo.


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