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Autodemolitori di viale Togliatti. Dopo la tragedia sfiorata è tempo di soluzioni e scelte definitive

L’intervista dell’Avvocato Elena Di Donato, presidente dell’associazione F.A.R.D.E.R.

Per anni e anni c’è stata una contrapposizione tra chi voleva vivere in un ambiente sano e sicuro e chi voleva continuare a lavorare tra l’altro in piccole imprese esistenti da decenni e messe su alla bene e meglio su appezzamenti di terreni di proprietà. Nel mezzo chi più volte ha preso impegni per delocalizzare in aree non intensamente urbanizzate e a vocazione industriale.

Possiamo tranquillamente affermare che i veri colpevoli andrebbero individuati tra chi scelse di far costruire un quartiere con migliaia di appartamenti a poco più di cento metri in linea d’aria dagli autodemolitori. Ma ormai non è più tempo di polemiche visto anche che dal tavolo tecnico in cui oltre al Comune di Roma ha partecipato anche la Regione Lazio traspare la volontà di puntare definitivamente alla soluzione di un problema che si trascina da decenni.

Di seguito ecco l’intervista rilasciata al nostro giornale dall’Avvocato Elena Di Donato che ricopre anche la carica di presidente dell’associazione F.A.R.D.E.R. a cui aderiscono gli autodemolitori di viale Togliatti. Un’associazione che di recente ha collaborato con il Municipio V per l’eliminazione di quel box della vergogna installato in occasione del Giubileo del 2000 in via G,B Valente e che era diventato alloggio per diseredati e spacciatori e da dove erano dovuti praticamente scappare i volontari della Protezione Civile delle Guardie dell’Ambiente a cui il municipio allora ex VII aveva dato la possibilità di utilizzo parziale per le proprie attività.

Purtroppo l’altro impegno su cui la ARDER e il Municipio stavano lavorando e che consisteva nel realizzare una bonifica e una fascia di sicurezza antifuoco che sarebbe partita dall’entrata della ex Galleria e costeggiando la recinzione e del Parco di Centocelle non è andata a buon fine a causa dei piromani che – quasi lo sapessero – hanno anticipato tutto e tutti.

Adesso non ci resta che aspettare il nuovo incontro che le parti hanno già programmato per il 22 luglio per iniziare a toccare con mano i passi avanti che necessariamente, vista la situazione, dovranno esserci.

Oltre agli autodemolitori seguiremo anche le iniziative che a partire dal V Municipio si adotteranno per dare segnali concreti che hanno deciso di fare sul serio per la realizzazione e la fruizione del Parco. Ad iniziare dalla messa in sicurezza di quella che resta al momento l’unica entrata carrabile e cioè in via Casilina, 712. E poi dal posizionamento di attrezzature sportive (visto che il municipio ha recentemente stanziato allo scopo ben 500.000€ e, perché no, giochi per bambini oggi praticamente esclusi dalla frequentazione dell’area.

Adesso insomma le attese salgono e spetta innanzitutto allo politica locale trasformarle in certezze.

L’intervista

L’intervista dell’Avvocato Elena Di Donato, presidente dell’associazione F.A.R.D.E.R.
https://fb.watch/eir3gw95Pr/


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