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Avanspettacolo dell’adescamento a Roma Tor Tre Teste e dintorni

Della serie: Furti di orologi, falsi tamponamenti, specchietti che nessuno rompe, secchiate d’acqua...

Via di Tor Tre Teste, direzione via Casilina. Scendo dalla macchina nel piazzale del Centro Commerciale Casilino, in via Casilina, all’Alessandrino. Qualche metro a piedi e mi raggiunge una macchina elegante con alla guida un uomo giovane, anche lui molto elegante.

Il giovane inizia: Ciao, come stai? Ti ricordi di me? Lavoravi nello stesso ufficio di mio padre. Ricorderai che in estate mi portava sempre nel vostro ufficio, per non lasciarmi a casa.

Sei perplesso, non mi hai riconosciuto?

Rispondo: Non ti ricordo, non riesco a focalizzarti e non rammento tuo padre.

Il giovane replica: Mi dispiace, io ti ricordo benissimo. Guarda che posso farti un regalo: una bella borsa da donna o un bel cappottino sempre da donna… Lo faccio per il ricordo che ho di te e degli anni che hai trascorso con mio padre.

Rispondo: Ti ringrazio, ma non posso accettare. Salutami tuo padre.

Il giovane è andato alla ricerca di altre signore o signori da adescare.

 

Tor Tre Teste, Via Francesco Tovaglieri, di fronte all’edicola e al supermercato Conad, in direzione della Parrocchia Dio Padre Misericordioso. Ero a piedi e vedo una utilitaria celeste che mi viene incontro in discesa.

Un uomo della mia età, stavo scrivendo anziano, ma ho cancellato, che da dentro la macchina mi saluta, apre il finestrino della guida e inizia: Ciao, ti vedo bene. So che sei sempre attivo, come me non ti fermi mai. Dopo la pensione mi sono buttato sui viaggi religiosi. Ma mi hai riconosciuto?

Rispondo: Certo che ti ho riconosciuto.

Replica: Non ci credo che ti ricordi di me, lo stai dicendo per non offendermi.

Rispondo: Guarda che mi ricordo di te, non sono passati tanti anni dall’ultimo incontro

Replica: Ho organizzato un viaggio da Padre Pio per circa 5000 persone, per mille di queste abbiamo predisposto degli omaggi. Io ti voglio favorire, vista la nostra vecchia conoscenza. Non ti preoccupare, è un regalo.

Rispondo:Ma come amico mio, ma un regalo non lo posso accettare in virtù della vecchia conoscenza. Augurami buona salute, come io la auguro a te. Questo basta e speriamo di rivederci presto.

L’anziano, lui, è andato alla ricerca di altre signore o signori da adescare.

 

E’ diventata una moda. Non sono biondo, non ho gli occhi celesti, non ho un certo fascino, non attiro come le mosche; hanno fermato me, come hanno fermato e fermeranno altre persone.

Quando ti fermano ed iniziano a parlare, ti lasciano attonito e perplesso. Cercano ti trovare la serratura, da aprire con la loro chiave falsa.

Mettiamo il chiavistello a doppia mandata.

 


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