Beppe e Barabba – Lo “scuro” di Franco Marini – Carceri sovraffollate, Giustizia semideserta – La battaglia dello Ior
Fatti e misfatti di aprile 2013Beppe e Barabba
“Beppe Grillo – aveva chiosato Enrico Letta il giorno celebrativo della Liberazione – dice che il 25 aprile è morto, ma anche Dio è morto e lui, però, non dice che è risorto dopo tre giorni”.
Beppe l’urlatore si è allora seduto sulla riva del fiume e ha atteso che passasse Enrico Letta. Enrico Letta, però, non è passato come un morto annegato, ma sulla barca del nuovo Governo. Beppe l’urlatore non si è tuttavia arreso e ha così commentato il sì, dopo 72 ore, di Enrico Letta al Capo dello Stato: “Con il Governo Letta il terzo giorno è resuscitato Barabba”. Volendo dire, però, che cosa esattamente? Che è resuscitato il vecchio sistema dei briganti invece di qualche nuovo dio di nome Grillo, Casalegno, Crimi, Lombardi? Tra follìa, allora, e presunzione. O tra presunzione, perlomeno, e intempestività. Soprattutto se, alla fine, si è profeti del niente.
Lo “scuro” di Franco Marini
“Quando sembrava che potesse essere lui a salire al Quirinale – hanno raccontato alcuni suoi amici – Franco Marini è entrato in un noto elegante negozio di abbigliamento a pochi metri da Montecitorio e ha acquistato tre costosissimi vestiti scuri”.
Franco Marini – come noto – è stato però tradito dai numeri e si è visto sbarrare il portone quirinalizio. Che cosa ci farà, ora, con i tre costosissimi vestiti scuri?
Carceri sovraffollate, Giustizia semideserta
“Dei 65.831 detenuti presenti nelle carceri italiane – dati dell’Associazione Openpolis – 25 mila sono quelli ancora in attesa di giudizio”.
La battaglia dello Ior
“Papa Francesco – secondo indiscrezioni filtrate da Oltretevere – avrebbe chiesto i nomi di tutti i correntisti della banca vaticana Ior”.
Papa Francesco, dunque, continua a lavorare intensamente, in ogni direzione, oltre le Sacre mura. Cosicché certa Curia si sta preoccupando sempre più se e quanto potrà reggere ancora ritmi così. Tanto che qualcuno sembra vorrebbe fraternamente consigliargli ancora più chiaramente: lasci stare, Santità, non si affatichi, si riposi, scriva omelie, preghi nostro Signore, benedica “urbi et orbi”. Al resto, specialmente alla banca, ci pensiamo noi. Lei non ci pensi, stia tranquillo. Amen..