Blitz anti-contraffazione: calzature senza etichetta bloccate al porto di Civitavecchia

La società importatrice italiana è stata segnalata in via amministrativa alla camera di commercio di Roma

Un’operazione a sorpresa ha svelato un’importante partita di calzature priva delle etichette obbligatorie, in aperta violazione delle normative nazionali e comunitarie.

I funzionari della Direzione Territoriale IV Lazio e Abruzzo dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, in collaborazione con i finanzieri del Comando Provinciale di Roma, hanno messo a segno un colpo decisivo al porto di Civitavecchia, mentre la merce stava per essere importata dall’Asia.

Il controllo meticoloso effettuato sulle calzature contenute in un container ha rivelato una grave mancanza: nessuna indicazione sui materiali utilizzati per la produzione.

“La società importatrice è stata immediatamente segnalata alla Camera di Commercio di Roma,” affermano le autorità. “La merce è stata sequestrata cautelativamente e rimarrà sotto chiave fino alla regolarizzazione, con l’apposizione delle etichette richieste.”

Questo blitz rappresenta il risultato di un’efficace collaborazione tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Si inserisce in una strategia di controllo intensificata presso i principali scali portuali e aeroportuali della Capitale, pensata per difendere l’economia legale e garantire la sicurezza e la salute dei consumatori.


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