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A Boccea la terza domenica dell’Avvento insieme a Papa Francesco

Il Papa in visita alla periferia romana parla ai rom, ai bambini e ai malati con messaggi di speranza, integrazione e futuro

Domenica 14 dicembre, la zona di Boccea ha potuto festeggiare la terza domenica dell’avvento con un incontro molto speciale. Papa Francesco è arrivato in visita alla parrocchia di San Giuseppe all’Aurelio davanti ad una folla di fedeli che lo ha accolto con applausi calorosi, urla di felicità e uno striscione con su scritto “Benvenuto Papa Francesco”.

download (1)Accolto dal cardinale Agostino Vallini, suo vicario per la diocesi di Roma, e dal parroco Padre Sebastiano Giuseppe Lai, non si è sottratto alle strette di mano, ai baci ed alle carezze dei bambini. Numerosa anche la file di ragazzini che insieme ai loro catechisti, attendevano solo un suo sguardo dietro le transenne, pronti con ogni mezzo tecnologico a portarsi a casa un ricordo unico, magari perché no un selfie con Francesco.

downloadIl pontefice si è allora soffermato per un breve discorso, quasi improvvisato come lui sa fare, parlando di speranza e incoraggiamento, ma anche di integrazione. Rivolgendosi infatti direttamente ad un gruppo rom del Campo Nomadi della Tenuta Piccirillo di Prima Porta, lì presente  insieme ai giovani del progetto “Dammi una mano” e i volontari della Comunità di Sant’Egidio, ha ammonito di non perdere mai la speranza nel futuro, perché la Chiesa gli è vicina.

download (2)Durante la visita Francesco ha incontrato più da vicino i bambini e i ragazzi della catechesi ascoltando i loro messaggi di benvenuto, gli ammalati e alcune delle famiglie con bambini battezzati durante l’anno. Per poi benedire il bambinello del presepe della parrocchia. La visita del Pontefice si è conclusa con la richiesta dello stesso Francesco ai fedeli: «Per favore, pregate per me».


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