“Bucarest nella memoria”,con Victor Ieronim Stoichiță all’Accademia di Romania
Appuntamento il 20 novembre dalle 17:30, presso l'Accademia di Romania in Roma, in dialogo con Maria Teresa Carbone e Andrea CortellessaIl 20 novembre dalle 17:30, l’Accademia di Romania in Roma e il Museo Nazionale Etrusco “Villa Giulia” invitano a un dialogo eccezionale tra lo storico dell’arte e saggista Victor Ieronim Stoichiță, la giornalista e scrittrice Maria Teresa Carbone e il critico e storico letterario Andrea Cortellessa.
Dal felice connubio tra i “Mercoledì Letterari” organizzati dall’Accademia di Romania in Roma e le serate che il Museo Nazionale Etrusco dedica al dialogo culturale, nasce questo eccezionale incontro, ugualmente dedicato all’identità, alla memoria e alla nostalgia. L’evento si svolgerà a partire dalle ore 17.30 presso il Museo Nazionale Etrusco di Roma, Piazzale di Villa Giulia, 9, ed è organizzato in collaborazione con Bordeaux Edizioni.
Il dibattito avrà come punto di partenza il lungo racconto memoriale del prof. Victor Ieronim Stoichiță “Ritorno a Bucarest. Una storia”, edito da Bordeaux Edizioni, traduzione dal francese a firma di Benedetta Sforza (in romeno “Despărțirea de București”, Humanitas 2016, edizione originale “Oublier Bucarest”, Actes Sud 2014).
Il progetto “I Mercoledì Letterari all’Accademia di Romania in Roma” gode ogni volta del patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia.
Media partner: Radio Romania Culturale, Radio Romania Internazionale, “Orizzonti culturali italo-romeni”, Liternet, Bookhub.
Victor Ieronim Stoichiță (Bucarest, 1949) è un critico e storico dell’arte tra i più apprezzati a livello internazionale. Iniziò gli studi artistici universitari a Bucarest e li proseguì a Roma con una borsa di studio, ottenendo la laurea in storia dell’arte, per poi conseguire il dottorato a Parigi, con la tesi “Le Prémoderne, Aspects poïétiques et intertextuels dans la peinture du XVIe et du XVIIe siècles”.
Stoichiță fa parte del gruppo conosciuto come Scuola di Păltiniș, la quale coagulava negli anni ‘70 un gruppo di giovani intellettuali raffinati (Andrei Pleșu, Gabriel Liiceanu, Monica Pillat, Mihail Șora, ecc.), attorno alla personalità del filosofo Constantin Noica. Dopo aver completato gli studi, iniziò la carriera universitaria come ricercatore (1973-1981) presso l’Accademia di Belle Arti di Bucarest – Dipartimento di Storia e Teoria dell’Arte, ma poi ricevette una borsa di studio Humboldt e lasciò la Romania. Dal 1984 al 1990 ha lavorato presso l’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università di Monaco.
È stato professore invitato presso prestigiose istituzioni accademiche, come l’École dis Hautes Étudis en Sciences Sociales Paris (2002) o l’Università di Harvard (2004-2006, alla Sorbonne di Parigi (1987), a Gottinga (1989–1990) e Francoforte (1990). Tra il 1991 e il 2019 è stato titolare della cattedra di Arte moderna presso l’Università di Friburgo, Svizzera. Nel febbraio 2007 ha ricevuto il titolo di Dottore Honoris Causa dall’Università Nazionale dille Arti di Bucarest. È membro dell’Accademia Europea e membro corrispondente dell’Academia dei Lincei, dell’Accademia Reale del Belgio e dell’Accademia Polacca.
Opere pubblicate: Simone Martini, Ed. Meridiane, Bucarest, 1975; Ucenicia lui Duccio di Buoninsegna, Ed. Meridiane, Bucarest, 1976; Pontormo si manierismul, Ed. Meridiane, 1978; ristampato. Ed. Humanitas, Bucarest, 2008; Mondrian, ed. Meridiane, Bucarest, 1979; Georges de La Tour trad. Nicole Maria Magdalena Schelarie, Ed. Meridiane, Bucarest, 1980; Creatorul și umbra lui, Ed. Meridiane, Bucarest, 1981; L’instauration du tableau. Métapeinture à l’aube des Temps Modernes, Méridiens-Klincksieck, Paris, 1993; Efectul Don Quijote: repere pentru o hermeneutică a imaginarului european; trad. di Ruxandra Demetrescu, Gina Vieru e Corina Mircan, Ed. Humanitas, Bucarest, 1995; Visionary Experience in the Goldin Age of Spanish Art, Reaktion Books, London, 1995; A Short History of the Shadow, Reaktion Books, Londra, 1997; Goya: The Last Carnival, Reaktion Books, 1999; Past Things and Present: Jasper Johns Since 1983, Walker Art Center, 2003; Ver y no ver: La tematización di la mirada en la pintura impresionista, 2005; Simulacros: el efecto Pigmalión: di Ovidio a Hitchcock, Siruela, 2006; Como saborear un cuadro y otros estudios di historia dil arte, Madrid: Cátedra, 2009; Figures de la transgression, Genève, Droz, 2013; L’image di l’Autre. Noirs, Juifs, Musulmans et « Gitans » dans l’art occidintal dis Temps Modirnes, Paris, Hazan, coll. La Chaire du Louvre, 2014; Oublier. Un récit, Actes Sud Editions, 2014 (, Despărțirea de București: o povestire”; trad. di Mona Antohi, Ed. Humanitas, Bucarest, 2015) ; L’effet Sherlock Holmes. Variations du regard de Manet à Hitchcock, Bibliothèque Hazan, 2015; Dis Corps. Anatomies, Défenses, Fantasmes, Geneva, Droz, 2019.
Maria Teresa Carbone è giornalista, autrice e traduttrice, coordinatrice della rivista “Alfabeta2”. È stata coordinatrice della sezione arte della rivista “pagina99”; collabora costantemente con articoli nelle pagine culturali del quotidiano “il manifesto”, ma anche con altre riviste e pubblicazioni in Italia e all’estero. Tra i suoi interessi scientifici figura soprattutto l’attività editoriale italiana e internazionale, alla quale dedica una rubrica sul quotidiano “il manifesto”.
Scrive di letteratura, fotografia e cinematografia per diverse testate culturali. Insegna giornalismo all’Università Roma Tre e all’UCEAP (University of California Abroad Program) e si occupa di educazione alla lettura. Ha organizzato diverse edizioni del festival “Roma poesia”, si occupa dell’organizzazione di eventi dedicati alla poesia a Roma e in altre città ed è membro di giurie dedicate ad alcuni premi letterari della Penisola.
Gli ultimi volumi pubblicati sono: “Che ci faccio qui? Scrittrici e scrittori nell’era della postfotografia” (Italo Svevo 2022) e la raccolta di poesie “Calendario” (Nino Aragno Editore 2020). Ha tradotto opere dalla creazione di autori come: Joseph Conrad, Breyten Breytenbach, Zoë Wicomb, Ngugi wa Thiong’o, Paul Virilio, Virginie Despentes. Insieme al celebre scrittore Nanni Balestrini ha coordinato la trasmissione “Millepiani” (Cult) e il sito “Zoooom. Letture sono visioni in rete”.
Recentemente ha beneficiato di una borsa di studio concessa dall’Istituto Culturale Romeno per giornalisti culturali europei, che prevedeva un viaggio documentario in Romania e a seguito della quale la giornalista ha già pubblicato una consistente serie di interviste, saggi, frammenti di giornali culturali dedicati all’ambiente culturale romeno. L’intervista rilasciata dal critico d’arte Victor Ieronim Stoichiță è stata pubblicata sulla rivista “Antinomie”: https://antinomie.it/index.php/2024/09/02/ritornare/
Andrea Cortellessa è nato a Roma nel 1968. Insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università di Roma Tre. Ha pubblicato saggi e antologie, curato testi di autori italiani del Novecento e contemporanei (fra i quali Giorgio de Chirico, Giorgio Manganelli, Elio Pagliarani, Giovanni Raboni, Amelia Rosselli, Andrea Zanzotto, Luigi Di Ruscio, Giulio Paolini e Claudio Parmiggiani), realizzato trasmissioni radiofoniche e televisive, spettacoli teatrali e musicali. Fra i suoi ultimi libriMonsieur Zero. 26 lettere su Manzoni, quello vero (Italo Svevo 2018), la nuova edizione ampliata diLe notti chiare erano tutte un’alba. Antologia di poeti italiani nella Prima guerra mondiale (Bompiani 2018),Andrea Zanzotto. Il canto nella terra (Laterza 2021),Filologia fantastica.
Ipotizzare, Manganelli (Argolibri 2022) eCon l’ascia dietro le nostre spalle. Amelia Rosselli (Electa 2024). Ha curato fra l’altro, di e su Manganelli, i numeri dedicatogli da «Riga» (con Marco Belpoliti, Marcos y Marcos 2006 e Quodlibet 2022), la mostraIllustrazioni per libri inesistenti (Museo di Roma in Trastevere 2023) e la raccolta degli scritti sull’arte,Emigrazioni oniriche (Adelphi 2023); nonché i volumi a più vociVedere, Pasolini (con Silvia De Laude, Ronzani 2022) eArbasino A-Z (Electa 2023).
Nel 2024 insieme a Denis Isaia e Pietro Nocita ha curato la mostraIl sogno di Luigi Serafini, al MART di Rovereto, e insieme a Donata Meneghelli il numero monografico de «il verri» suL’inconscio tipografico; e ha scritto la postfazione a Vitaliano Trevisan,Aberrazioni e prospettive. Saggi e narrazioni di architettura (Oligo).
Per l’editore Aragno dirige la collana «Pietre d’angolo» e, insieme a Maria Grazia Calandrone e Laura Pugno, la collezione di poeti italiani contemporanei «i domani». Per il Castello di Rivoli dirige la rivista «Quaderni di Fisica e Metafisica della collezione Cerruti». È nella redazione della rivista «il verri» e tra i fondatori di «Antinomie. Scritture e immagini»; collabora ad «Alias» del «manifesto», al «Corriere della Sera», al «Sole 24 ore-Domenica», al «Giornale dell’Arte» e ad altre testate.
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