Canale Monterano, Stefani: “Il monito di Primo Levi per non dimenticare l’olocausto”

Struggenti le letture dell’attore Preziosa dei testi del sopravvissuto al lager di Auschwitz, sabato 30 gennaio, Giornata della Memoria 2016
Redazione - 2 Febbraio 2016

Pagine di dolore, di strazio profondo, rivivendo quei luoghi dell’orrore, spazi e vissuti di una umanità perduta, chiedendosi “Se questo è un uomo” come Primo Levi scrisse invitandoci tutti a scolpirle nei nostri cuori.

Primo Levi

Primo Levi

Nell’ aula consiliare del Comune di Canale Monterano trasformata in teatro, tra lumicini che hanno creato una grande atmosfera, l’attore Vincenzo Preziosa –  che per l’occasione ha indossato commosso la berretta già appartenuta a Primo Levi gentilmente concessa per l’occasione dall’Associazione Culturale Sabate di Anguillara –  ha toccato nel profondo le sensibilità degli intervenuti. Pagine note e meno note tratte anche da “Sommersi e Salvati” (1986). Agghiacciante il racconto dell’operazione “dolorosa e rapida” della tatuatura della “matricola”, secondo una numerazione che seguiva il periodo di ingresso nel lager Auschwitz.

Un incontro “per non dimenticare” che si è tenuto sabato 30 gennaio, nell’ambito delle iniziative per la Giornata della Memoria 2016, in collaborazione con il Club Teatro Ren&Cap Proposte presieduto da Riccardo Caporossi.

“Milioni di ebrei, persone disabili, omosessuali, popolazioni di etnia sinti e rom, oppositori del regime sono stati sterminati negli anni tremendi dell’olocausto. Questi incontri – ha sottolineato il sindaco Angelo Stefani, introducendo la serata – servono per ricordare a noi stessi e alle nuove generazioni queste tragiche vicende, perché siano da monito e non si abbiano a ripetere. Il dovere della memoria – ha concluso – è un dovere per le istituzioni”.

2 febbraio 2016

Per informazioni: villanicomunicazione@tiscali. it


Dicci cosa ne pensi per primo.

Commenti