Caso Omerovic: il poliziotto “pentito” patteggia, ma l’orrore del 36enne volato dalla finestra resta senza voce

Il gip di Roma ha dato il via libera al patteggiamento di Fabrizio Ferrari, il poliziotto che, dopo essersi “pentito”, ha deciso di collaborare alle indagini sul terribile caso di Hasib Omerovic.

Hasib, 36 anni, è precipitato dalla finestra il 25 luglio 2022 durante un’operazione degli agenti del commissariato di Primavalle nel suo appartamento di via Gerolamo Aleandro. Una caduta che avrebbe segnato per sempre la sua vita.

Ferrari, grazie alla sua collaborazione ritenuta fondamentale dagli inquirenti, ha ottenuto l’ok della procura per un patteggiamento: 11 mesi e 16 giorni di condanna, con attenuanti generiche prevalenti.

Un accordo che lo tira fuori dal processo, ma lascia in piedi l’ombra lunga dell’orrore vissuto da Omerovic, il quale ha trascorso ben otto mesi in ospedale a causa delle gravi ferite riportate.

Gli altri tre poliziotti coinvolti, tra cui l’assistente capo A.P, affronteranno invece l’udienza preliminare il prossimo 25 ottobre.

E sono proprio le accuse ad A.P a gelare il sangue: secondo la ricostruzione del gip Ezio Damizia, quel giorno di luglio si sarebbe consumato un incubo tra le mura dell’abitazione di Hasib.

L’agente, con ripetute minacce e atti di violenza, avrebbe terrorizzato il 36enne a tal punto da spingerlo a un gesto estremo, scavalcando il davanzale della finestra per sfuggire alla brutalità.

Ma non è tutto. A.P è accusato anche di falso aggravato, insieme ai colleghi. Avrebbero manipolato i rapporti di servizio, falsificando i motivi dell’intervento e omettendo le violenze inflitte a Omerovic.

Hasib e la sua famiglia, distrutti dal calvario, sono pronti a costituirsi parte civile all’udienza. La verità, però, dovrà emergere in aula, dove l’ombra delle menzogne e della violenza aleggia ancora come una ferita aperta.

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