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Chiude il laboratorio di analisi di via G. Bresadola
Sarà declassato a centro prelievi e le analisi le farà il Pertini. Probabili disagi per chi ha sofferto di ischemie, ictus, infarti, operazioni al cuore e deve attende i risultati dell'INR per decidere la posologia dei medicinaliLa scure del risparmio sulla sanità regionale si abbatte anche sullo storico Laboratorio di analisi cliniche di via G. Bresadola a Centocelle, ormai avviato verso la sua chiusura in quanto la Direzione ha deciso di accorpare il tutto in una unica struttura, quella del Laboratorio analisi dell’ospedale Sandro Pertini e probabilmente già da giugno 2016.
Realizzato negli anni ’70 dall’allora ente mutualistico INAM ha subito nel corso degli anni molteplici trasformazioni con la dotazione di attrezzature scientifiche d’avanguardia e con un personale tecnico e medico altamente qualificato che hanno garantito un servizio impeccabile ed anche quantitativamente rilevante con una media giornaliera di circa 200 prelievi e migliaia di analisi.
Situato al terzo piano dell’ormai storico “palazzo della Salute” il laboratorio sarà declassato a mero centro prelievi e il tutto sarà poi “lavorato” dalla tarda mattinata presso il Laboratorio di analisi dell’ospedale Pertini in cui confluiranno anche le provette provenienti dagli altri centri prelievi sparsi su tutto il territorio della Asl Roma 2.
Il Laboratorio di analisi di via G. Bresadola ha garantito negli anni anche un ottimo Servizio TAO a cui fanno riferimento decine e decine di utenti al giorno e che riuscivano già nel corso della mattinata ad avere indicazioni certe in merito alla terapia anticoagulante.
Il TAO è un centro di sorveglianza per chi ha avuto problemi di coagulazione del sangue e che hanno dato luogo a ischemie, ictus, infarti. E’ li dove a seconda del valore della INR “Tempo di Protrombina” i medici modificavano la quantità di medicinale orale da assumere (Coumadin e Sintrom), la dieta e altro ancora.
Tutto questo sarà immolato sull’altare del risparmio, ovviamente tutto da dimostrare visto che i tagli fin qui avvenuti hanno solo creato disservizi e difficoltà ai cittadini ad ottenere prestazioni sanitarie. Basta pensare che nella Asl, oggi 2, nel corso dell’ultimo anno sono andati in quiescenza diversi medici specialisti e i “tagliatori di servizi” perché in fondo di questo si tratta e questo sono, hanno pensato bene o di non sostituirli o di trasformare le ore di medicina specialistica in altro; pensiamo all’Oculistica e alla Pneumatologia e ai tempi spesso diventati biblici per poter ottenere una prestazione Specialistica.
La Giunta regionale attraverso il suo presidente Nicola Zingaretti non fa che annunciare la creazione di servizi sempre più efficienti e vicini al cittadino, tanta enfasi non ci sembra rispondere poi alla realtà quotidiana che invece scandisce tagli a posti letto e a prestazioni specialistiche. Lorenzini? Lorenzini chi?