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Clamoroso a Ventimiglia – La “briscola” di Massimo – Maria Elena a testa in giù – Parola di “chef” – Quel ribelle volatile di Vincenzo D’Anna

Fatti e misfatti di maggio 2016

Clamoroso a Ventimiglia

“Il sindaco pd di Ventimiglia, Enrico Ioculano, si è clamorosamente autosospeso dal partito – insieme ad undici consiglieri – in segno di protesta per il persistente silenzio con cui i “suoi”, a livello regionale e nazionale, hanno risposto alle sollecitazioni per una corretta soluzione del “problema migranti” divenuto ormai insostenibile per il Comune”.

E il “premier”, ma anche segretario del Pd, Matteo Renzi? Ancora silenzio. Ma, d’altra parte, “Icché vole sto Ioculano, Madonnina bona, un vede che ho ben altro affare?” Vero: i problemi reali del territorio, per il “premier” Renzi, vengono sempre dopo. Dopo gli annunci e dopo la campagna elettorale per il referendum. Obiettivamente.

La “briscola” di Massimo

D'Alema boccuccia“Spero che ci possa essere un confronto civile sulle riforme costituzionali – così l’ex “premier” Massimo D’Alema – Se infatti si va ad un sistema in cui più della metà dei deputati saranno nominati dai capi dei partiti e i senatori saranno nominati dai Consigli regionali,  ai cittadini cosa rimane da fare? Giocare a briscola?”

L’ex “premier” Massimo D’Alema, però, spera invano perché dal suo partito si continua ad assicurare che le riforme sono quelle e non verranno più toccate. A questo punto, perciò, non gli resta che approntare tavoli e sgabelli per giocare a briscola. Annaffiando magari la gola con il famoso “rosso” delle sue vigne. L’unico autentico rosso, forse, rimasto nel Pd.

Maria Elena a testa in giù

“Il neopresidente di Confindustria, Vincenzo Boccia – nella sua prima uscita pubblica – ha esordito con una chiara apertura di credito al Governo Renzi e un’altrettanto chiara promessa di sostenerlo nel referendum di ottobre”.

L’Italia, dunque, a rovescio. I “partigiani falsi” a votare “no” alle riforme e gli industriali a votare “sì”. Maria Elena Boschi sarà comunque felicissima. Pur se, con l’Italia a rovescio, anche lei a testa in giù.

Parola di “chef”

“Sono un uomo di centro, non di destra – ha ribadito, nella trasmissione “Virus” di Nicola Porro, Silvio Berlusconi – Ma la destra e il centro sono come la pasta e il sugo: insieme sono ottimi, divisi no”.

Parola di “chef” all’osteria politica “Da Silvio”.

Quel ribelle volatile di Vincenzo D’Anna

“Il senatore di “Ala” Vincenzo D’Anna – bacchettato dal suo “capo stormo” Denis Verdini per avere chiesto l’abolizione della scorta alla scrittore antimafia Roberto Saviano – non si è messo  a cuccia, ma ha risposto per le rime: “Verdini pensa  che sia meglio non parlare con i giornalisti, ignorare le infamità che ci dicono, sognare il quieto vivere? Legittimo. Lui ragioni come crede. Per me, invece, decido io… Se voglio parlare, lo decido da solo. Non devo chiedere il permesso a nessuno… Deve essere chiaro che io, in un partito dove decide un cervello solo, non ci sto”.

“Alla faccia – come diceva Totò – del bicarbonato di sodio”. Denis Verdini ha formato un gruppo soltanto da poco, uno stormo di dieci volatili e poco più, però già sono iniziate le prime beccate. Come finirà? Il capo Denis espellerà dallo stormo il ribelle volatile Vincenzo D’Anna? Per lui, in ogni caso, nessuna paura. Il Vincenzo è stato sempre abile, con i suoi voli politici, a trovare nuovi stormi e nuovi nidi dove essere accolto.


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