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Dalla libertà alla cella: giovane detenuto evade dal carcere, poi l’arresto per rapina

La sua fuga terminata alla Garbatella

Una fuga audace, ma di breve durata. Un giovane detenuto dell’Istituto penale per minorenni Casal del Marmo, di origine straniera e senza fissa dimora, è riuscito a evadere lo scorso venerdì, approfittando di un permesso temporaneo.

Tuttavia, la sua libertà si è conclusa bruscamente quando è stato arrestato nel quartiere di Garbatella, accusato di rapina. La notizia è stata riportata dal coordinatore regionale della Fp Cgil Roma e Lazio, Pierluigi Acunzo, che ha messo in luce le criticità del sistema penale minorile.

Il Permesso che si è trasformato in evasione:

Il giovane era stato autorizzato dal Tribunale per i minorenni di Roma a recarsi all’ufficio immigrazione per presentare la documentazione necessaria a ottenere la cittadinanza italiana.

Ma, durante la sua visita, ha deciso di scomparire nel nulla, eludendo la sorveglianza e non facendo ritorno all’Istituto di via Giuseppe Barellai. Il suo tentativo di libertà è stato breve, poiché è stato catturato in seguito a un intervento delle forze dell’ordine per una rapina avvenuta nel popoloso municipio VIII.

Un passato turbolento e pericoloso:

Al momento della sua evasione, il giovane era già in espiazione pena per reati gravi, tra cui la violenza in concorso nei confronti di un minorenne e della madre di quest’ultimo. Acunzo ha espresso la sua preoccupazione per la situazione all’interno degli istituti penali minorili, sottolineando che l’emergenza è amplificata da un aumento di evasioni, rivolte e aggressioni che stanno minando l’ordine e la sicurezza.

Un sistema sotto pressione:

“Stiamo assistendo a un vero e proprio collasso del sistema minorile,” ha affermato Acunzo, sottolineando che le evasioni e le aggressioni stanno creando un clima di insicurezza crescente. “Se non si interviene immediatamente, la situazione rischia di degenerare ulteriormente.” Il coordinatore ha messo in evidenza il lavoro incessante del personale penitenziario, che, nonostante la loro dedizione, si trova a fronteggiare condizioni di lavoro sempre più precarie e insostenibili.

Un appello alla responsabilità delle autorità:

Acunzo ha lanciato un accorato appello alle autorità competenti per adottare misure concrete e risolutive, affinché le problematiche segnalate vengano affrontate con la serietà che meritano. “Le richieste di aiuto da parte del personale sono chiare e urgenti. È giunto il momento di ascoltare le loro preoccupazioni e agire di conseguenza,” ha concluso, enfatizzando la necessità di un confronto con le parti sociali per garantire non solo la sicurezza all’interno delle istituzioni, ma anche un ambiente di lavoro dignitoso per chi opera nel settore penale minorile.


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