‘Dammi l’incasso’, rapina al Tigotà a Casal Bruciato: minaccia una lavoratrice e scappa con il denaro, caccia al malvivente

Sul posto è arrivata la Polizia di Stato che indaga su quanto accaduto

Un venerdì mattina di terrore a Casal Bruciato. Poco dopo le 10:00, un bandito solitario ha fatto irruzione nel negozio Tigotà di via Tiburtina, seminando il panico tra i dipendenti e riuscendo a scappare con il bottino.

L’uomo, con il volto coperto, ha agito con una freddezza spiazzante, puntando una delle lavoratrici con la minaccia di essere armato, per poi impossessarsi del denaro custodito nei registratori di cassa. La somma sottratta è ancora da quantificare, ma ciò che resta è la paura che ha travolto i presenti.

La dinamica della rapina: una fuga pianificata?

La scena si è svolta rapidamente. L’uomo, che secondo i testimoni sembrava conoscere perfettamente il layout del negozio, ha fatto il suo ingresso nel punto vendita come un normale cliente. Ma pochi secondi dopo ha mostrato le sue reali intenzioni, spostandosi con sicurezza verso le casse.

Qui ha minacciato una delle dipendenti, costringendola a consegnare tutto il contante disponibile. Nessuno dei presenti ha potuto opporre resistenza, mentre il malvivente raccoglieva il denaro e si dava alla fuga in tutta calma, come se avesse già studiato la via di fuga.

Il rapinatore è fuggito a piedi, dirigendosi verso il vicino quartiere di Pietralata, lungo via Tiburtina, senza lasciare tracce evidenti.

Alcuni passanti, però, hanno notato il fuggitivo e hanno subito chiamato il 112. In pochi minuti, le volanti della polizia e gli agenti del commissariato San Lorenzo sono giunti sul posto per dare il via alle ricerche, ascoltando i testimoni e setacciando la zona.

Un inseguimento che si conclude in un vicolo cieco:

Le prime informazioni raccolte dai testimoni sembravano promettenti: qualcuno ha riferito di aver visto l’uomo entrare in un supermercato Eurospin, a pochi metri di distanza dal luogo della rapina.

Subito sono scattate le ricerche all’interno del negozio, ma del rapinatore non c’era più traccia. Si sospetta che possa aver utilizzato un’uscita posteriore o che sia stato aiutato da un complice a bordo di un veicolo, anche se al momento non ci sono conferme in merito.

Gli inquirenti hanno immediatamente acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, nella speranza di ricostruire l’intero tragitto del fuggitivo e ottenere un’immagine chiara del suo volto o altri elementi utili all’identificazione.


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