"La crisi strangola la periferia!" Incontro dibattito, organizzato dalla Federaione della Sinistra, in via Conti 15, sabato 28 gennaio alle ore 16 nella sala cinema dell'VIII Municipio: contro l’aumento indiscriminato dell’imu,…
“Dichiarato morto perché non possa testimoniare” – Matteo e la “troika” – Se va in crisi il “matrimonio della nazione” – I pomodori sono conditi – Assessore cercasi
Fatti e misfatti di giugno 2016“Dichiarato morto perché non possa testimoniare”
“Il maresciallo dell’Esercito Marco Diana – in un videoappello su “Facebook” – ha chiesto disperatamente aiuto. Sono malato da sedici anni per un tumore contratto in Somalia o in Kosovo – ha scritto in sintesi – sto morendo, ma sono ancora vivo. Solo che lo Stato mi ha da tempo dichiarato ufficialmente deceduto e non ha modificato il mio statino neppure dopo che io ho dimostrato di essere in vita. Ma perché, per lo Stato, devo essere morto per forza? Ho una certezza: perché, risultando ufficialmente deceduto, la Commissione d’inchiesta sulle morti in servizio di noi militari non può chiamarmi a testimoniare. Io sarei l’unica prova vivente, ormai, che ha tali documenti in mano da poter fare nomi e cognomi di chi ha causato, nelle zone di guerra, le malattie e le morti di noi soldati. Proprio per questo, appunto, insistono nel dichiararmi ufficialmente morto. Chi può, dunque, mi aiuti. Mi aiuti a far trionfare la verità. E a farmi morire, davvero quando presto sarà, dopo avere ottenuto giustizia contro tutti quegli irresponsabili che ci hanno ucciso, già, quasi in quattrocento”.
Un videoappello terribile ed inquietante. Tanto da indurre a non crederci. Ma tutto lascia presumere, considerata la densa cortina di fumo che ha sempre coperto le morti dei militari in servizio in Somalia e in Kosovo, che si tratti di una sconvolgente verità. Il che sarebbe, continuerebbe ad essere, uno scandalo senza limiti. Sia per la sua terrificante proporzione sia per il fatto che avrebbe toccato gli alti gradi delle Forze armate, i vari Ministri della Difesa, i vari Governi, i vari Parlamenti succedutisi nel tempo. Ora, però, il videoappello del maresciallo veramente vivo, ma ufficialmente morto, Marco Diana. Almeno l’attuale Ministro Pinotti farebbe bene a leggerlo. O, se per caso lo avesse letto tra un passaggio in rassegna e l’altro, tra una fanfara e l’altra, farebbe bene ad occuparsene. E a dire quello che avesse da dire in un senso o nell’altro. L’Italia non può continuare ad essere il Paese dei misteri. Degli “omissis”. Delle secretazioni. E del cinismo di Stato.
Matteo e la “troika”
“Ad una legittima richiesta avanzata dal “premier” Renzi – sulla questione della ricapitalizzazione delle banche e della soluzione del “problema sofferenze” – la maestrina dalla penna rossa-giallo-nera, Angela Merkel, ha preso la bacchetta e ha così rimproverato il piccolo Matteo: “Non possiamo tirare fuori nuove regole ogni due anni”. E non è valso che il piccolo Matteo, mostrando di essere ben preparato in storia, abbia replicato però che, nel 2003, le regole sono state cambiate, eccome, per favorire la Francia e, soprattutto, proprio la Germania”.
Tutto, però, si spiega. Il piccolo Matteo è stato sì chiamato con loro, da Angela Merkel e Francois Hollande, in una sorta di “direttorio europeo a tre”, ma, Maremma troika, soltanto per servire un buon caffè all’italiana
Se va in crisi il “matrimonio della nazione”
“L’unione fra la “forzista” Nunzia De Gerolamo e il pd Francesco Boccia – secondo il settimanale “Novella 2000″ – sarebbe già in crisi”.
Un duro colpo per quel Fedele Confalonieri il quale starebbe cercando di convincere Silvio Berlusconi ad accettare una convivenza con Matteo Renzi: come sperare che possa reggere un “partito della nazione”, infatti, se sta mostrando di non reggere, neppure, il “matrimonio della nazione” Nunzia De Gerolamo “forzista” – Francesco Boccia pd?
I pomodori sono conditi
“Qualcuno si è chiesto – in questi giorni – che fine abbiano fatto tutte le tonnellate di olio che l’Unione europea ha voluto importassimo dalla Tunisia”.
La risposta, forse, è nell’olio delle ditte “Carapelli”, “Sasso, “Bertolli” e “Ldl” che l’Antitrust ha scoperto non essere olio extravergine “made in Italy”. Per cui una multa giustamente salata. E una pepata apertura d’indagine da parte della Procura di Torino. I pomodori sono conditi. Buon appetito a tutti.
Assessore cercasi
“Virginia Raggi – neosindaco di Roma – non riesce ancora a trovare buona parte della squadra di Giunta”.
Forse, a questo punto, le converrebbe provare con gli annunci economici, sezione offerte di lavoro: “A.A.A. assessore cercasi per grande città. Compenso interessante”. Aggiungendo, per prudenza, “Esclusi intermediari”.