Domani 19 marzo – Quell’Inps sempre più folle… – … E quell’Equitalia sempre più – Dalli al preside sbirro – Quei tifosi che stanno uccidendo il calcio

Fatti e misfatti di marzo 2016
Mario Relandini - 20 Marzo 2016

Domani 19 marzo

“Domani, 19 marzo, la cara, tradizionale, anche se diventata troppo commerciale, “Festa del papà”.

Ma ancora “Festa del papà” per tutti i figli, specialmente per i più piccoli che l’aspettano con impazienza e con gioia? I figli in una coppia di naturale genere maschile, ad esempio, festeggeranno due padri o quello che sarà stato loro indicato – avendolo capito o no – come il padre-padre? E i figli in una coppia di naturale genere femminile, invece, non festeggeranno come tanti loro amichetti o festeggeranno quella che sarà stata indicata – avendolo capito o no – come la madre-padre? Alcuni asili e alcune scuole elementari, nell’imbarazzo, avevano risolto la questione con il decidere di non festeggiare per evitare imbarazzi, turbamenti, delusioni, tristezze, invidie fra i bambini. Poi, in alcuni casi, si è tornati indietro nella decisione, ma rimanendo nell’incertezza sul come comportarsi. D’accordo, per carità, la tutela dei più elementari diritti da riconoscere alle coppie omosessuali. Ma perché non prestare attenzione anche ai diritti e alla felicità, pur la più semplice, dei figli conviventi? Perché non perfezionare le norme affinché questi figli non debbano sentirsi, troppe volte, esclusi e diversi? Sarà possibile fare qualcosa prima dell’8 maggio quando, come da tradizione, verrà festeggiata l’ancor più cara, anche se ancor più commerciale, “Festa della mamma”? A parti inverse, altrimenti, si riproporrebbe la stessa inquietante questione del 19 marzo. E specialmente per i bambini più piccoli – con tante scuse con chi la pensasse diversamente – sarebbe, invece che una festa, uno dei giorni più amari e più infelici della loro vita.

Quell’Inps sempre più folle…

“La signora Maria Teresa Luciani, 91 anni, insegnante con 1.350 euro di pensione al mese, dovrà versare all’Inps, entro il 20 prossimo, 14.910 euro e 80 centesimi”.

Come mai? Perché l’Inps ha accertato che, nel periodo 1° gennaio 2005-30 giugno 2009, le ha pagato, erroneamente, quei 14.910 euro e 80 centesimi in più. E lei, ora, deve dunque restituirli. Nel giro, che le era stato concesso, di tre settimane. Mentre gli uffici dell’Inps si sono comodamente presi sette anni per accertare il loro enorme errore che ora, poi, pretendono di far pagare all’anziana pensionata anziché agli uffici che quell’enorme errore hanno commesso. Ma di episodi come questo cominciano ad essere ormai troppi. Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, farebbe bene, allora, a parlare meno del sesso degli angeli e a controllare di più il funzionamento del suo Istituto.

… E quell’Equitalia sempre più disumana

“L’associazione “Girotondo” – che a Jesolo si prende cura di un certo numero di disabili – pur dovendo avere indietro più di 2.200 euro di tasse pagate in più, per una complicatissima, lunghisima e assurdissima questione con Inps ed Equitalia si è vista intimare, in questi giorni, il pagamento di 5.014 euro e 8 centesimi non dovuti”.

Ma lo scandalo non è tutto qui. Peggio. L’associazione “Girotondo” è stata avvertita che, se non verserà quei 5.014 euro e 8 centesimi (non dovuti) entro trenta giorni dall’intimazione di pagamento, le verrà sequestrato uno dei pullmini per il trasporto dei disabili. Non solo, quindi, la richiesta dei non dovuti 5.014 euro e 8 centesimi. Ma – vergogna nella vergogna – anche la cinica minaccia di colpire, altrimenti, un gruppo di disabili. Complimenti – non c’è che dire – alla sempre più sbandierata efficienza, ma soprattutto umanità, di Equitalia.

Dalli al preside sbirro

“Un preside – a Bologna – ha chiesto, alle autorità di polizia, maggiori controlli sulla circolazione della droga all’interno del suo Istituto”.

Con il plauso dei genitori degli studenti? Macché. I genitori degli studenti hanno inscenato una protesta, contro l’iniziativa del preside, al grido di “Basta con gli sbirri in classe”. Sembrerebbe incredibile, ma è stato proprio così. Molto inquietante e pericoloso.

Dar Ciriola

Quei tifosi che stanno uccidendo il calcio

“I tifosi della squadra calcistica dello “Sparta Praga” – prima della partita di Coppa Uefa con la “Lazio” a Roma – tra uno sgradevole sfizio e l’altro, in centro città, hanno anche urinato su una povera anziana mendicante seduta in terra. Soltanto alcuni giorni fa, a Madrid, i tifosi olandesi del “Psv Eindoven”, prima della partita, hanno gettato monetine in strada, tra i poveri migranti, divertendosi un mondo e sghignazzando nel vederli contendersele. Non solo: i giudici italiani hanno archiviato le denunce contro quei tifosi, sempre olandesi ma questa volta del “Feyenoord”, i quali avevano gravemente danneggiato la celebre “Barcaccia” del Bernini a Roma, perché già condannati – anche se vergognosamente con un buffetto – dai giudici del loro Paese. E tanto per limitarsi alle partite internazionali, senza cioé ricordare quanto continua ad accadere, di disgustoso e di violento, in occasione delle partite del campionato nazionale e, perfino, delle partite dei ragazzi nelle divisioni minori”.

Così stando le cose, senza che si possa o si voglia evitarle, c’è legittimamente da chiedersi, allora, se questa sia ormai la civiltà del calcio. E, ove questa sia davvero la civiltà del calcio, se non sia auspicabile che il pallone si sgonfi una volta per tutte. Insieme ai tanti interessi, imbrogli, traffici e trucchi che gli girano intorno. Perché, notoriamente, tra l’altro questo è.


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