Dossieraggi, aperta un’inchiesta anche a Roma
I pm della Capitale indagano sulla rete di spie "Squadre Fiore"La Procura di Roma ha avviato un’indagine che fa tremare la Capitale, con accuse che vanno dall’accesso abusivo a sistemi informatici alla violazione della privacy e all’esercizio abusivo della professione.
Sotto la lente degli inquirenti c’è un gruppo specializzato nella raccolta illecita di dati, sospettato di aver costruito una rete clandestina per accumulare e vendere informazioni riservate.
Un’indagine parallela a quella di Milano:
Questo filone romano viaggia parallelamente a un’inchiesta avviata a Milano, coordinata dalla Procura Nazionale Antimafia, che ha già sollevato il velo su presunti episodi di dossieraggio a livello nazionale.
Le autorità giudiziarie di entrambe le città stanno collaborando per delineare la struttura e le operazioni di un gruppo noto come “Squadra Fiore”.
L’attività investigativa a Roma, condotta dalla Polizia Postale, ha preso il via la scorsa primavera, come riportato dal sito Today.it.
La “Squadra Fiore” e i suoi legami con l’estero:
Secondo quanto emerso, la “Squadra Fiore” sarebbe composta anche da ex membri delle forze di polizia che, forti di conoscenze e accesso a risorse strategiche, avrebbero costruito un sistema per la raccolta di dati sensibili.
Gli incontri chiave avvenivano in un appartamento nella zona nord-est di Roma, dove venivano studiati i movimenti e le informazioni di persone e aziende.
Non solo; il gruppo si sospetta abbia lavorato per committenti esteri, aprendo uno scenario inquietante sul possibile utilizzo dei dati in contesti internazionali.
Un mosaico di reati e una struttura sofisticata:
La natura delle accuse, che include l’accesso abusivo a banche dati riservate e il traffico di dati personali, evidenzia il livello di sofisticazione della “Squadra Fiore”, capace di entrare nei sistemi informatici protetti per estrarre informazioni riservate.
L’obiettivo di questa rete sembra essere la vendita di informazioni ad alto valore economico, un “mercato nero” di dati che avrebbe attratto non solo privati, ma anche enti stranieri.
Uno scandalo di dimensioni potenzialmente nazionali:
L’inchiesta romana è ancora nelle sue prime fasi e al momento non ci sono indagati ufficiali. Tuttavia, le autorità non escludono che la “Squadra Fiore” possa essere parte di un sistema di dossieraggio molto più ampio e ramificato, in grado di estendersi a livello nazionale.
La collaborazione tra le procure di Roma e Milano e l’utilizzo di tecnologie avanzate nella raccolta e analisi dei dati sembrano indicare che il gruppo fosse attivo su più fronti, con l’obiettivo di ottenere profitti illeciti dalle informazioni raccolte.
Il futuro dell’inchiesta:
Le prossime settimane saranno cruciali per comprendere l’effettiva portata dell’organizzazione.
Al momento, la Polizia Postale continua il monitoraggio, e gli inquirenti non escludono la possibilità di emettere misure cautelari.
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