Due antenne in meno di un anno: i cittadini di Malafede insorgono

“Le due strutture si trovano a circa venti metri dalle abitazioni e a meno di settanta metri dalla scuola” ha denunciato Giuseppe Conforzi, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Municipio X

A Malafede il cielo si riempie di antenne e con esse cresce la rabbia dei cittadini. Prima una, poi un’altra, nello stesso spazio, a distanza di pochi metri. Un doppio impianto che ha scatenato la preoccupazione degli abitanti e messo in allarme le famiglie.

Il timore? Che il quartiere stia diventando una sorta di “parco antenne” senza che nessuno si preoccupi di regolare l’installazione di queste strutture.

Una seconda antenna nel cuore del quartiere

Tutto è iniziato a maggio dello scorso anno, quando un primo impianto per la telefonia mobile è apparso in via Edoardo Gioja.

L’antenna, alta e ben visibile, ha immediatamente sollevato polemiche tra i residenti, preoccupati per la vicinanza alle abitazioni e alla scuola Carlo Magno, un istituto comprensivo frequentato da centinaia di studenti.

A meno di un anno di distanza, gli abitanti di Malafede si sono svegliati con una brutta sorpresa: una seconda antenna, installata a pochissimi metri dalla prima, sempre nella stessa area.

“Le due strutture si trovano a circa venti metri dalle abitazioni e a meno di settanta metri dalla scuola” ha denunciato Giuseppe Conforzi, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Municipio X. “La preoccupazione dei cittadini è alle stelle”.

Antenne ovunque, un problema che riguarda tutta Roma

Ma il problema non riguarda solo Malafede. In tutta la Capitale, dai quartieri storici come Celio e San Saba fino alle zone più periferiche come Bagnoletto, stanno nascendo comitati di cittadini pronti a opporsi alla proliferazione incontrollata delle antenne.

Il motivo della rabbia? L’abolizione del Piano territoriale per la localizzazione degli impianti. Ora le compagnie telefoniche presentano le loro richieste di installazione, mentre il Comune si limita a valutarle senza indicare zone specifiche, con il rischio che il territorio venga invaso da ripetitori senza un vero piano di distribuzione.

La richiesta di controlli e verifiche

A Malafede, intanto, la battaglia è aperta. Conforzi ha già scritto alle istituzioni per chiedere controlli urgenti:

Chiediamo che venga verificata la corretta installazione delle antenne nel rispetto della normativa vigente e che vengano effettuate analisi certificate per garantire che le emissioni elettromagnetiche non siano nocive per la salute dei cittadini, in particolare dei bambini della scuola”.

Due antenne nello stesso punto, a distanza di meno di un anno, sono troppe. E il quartiere non è più disposto ad accettare altre installazioni senza risposte.

La protesta sta crescendo e, da Malafede, potrebbe presto estendersi ad altre zone della città.


Sostieni Abitarearoma è importante! ↙

Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento