Due donne accusate di incendio doloso a Sant’Angelo Romano

Tre i roghi che hanno destato preoccupazione fra gli abitanti del piccolo comune alle porte della Capitale

Due donne, una residente a Sant’Angelo Romano e l’altra a Guidonia Montecelio, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per incendio doloso in concorso. Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Tivoli e della locale Stazione hanno portato alla luce un inquietante scenario di rancore e vendetta.

Tra gennaio e marzo di quest’anno, a Sant’Angelo Romano, un piccolo comune di meno di 5.000 abitanti alle porte di Roma, si sono verificati tre incendi che hanno distrutto nove auto e danneggiato alcune infrastrutture cittadine. Uno degli incendi ha provocato la fuoriuscita di gas da una tubatura, costringendo all’evacuazione delle abitazioni vicine.

Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di ricostruire la dinamica degli incendi e di individuare le due responsabili. La donna residente a Sant’Angelo Romano, mossa da rancore nei confronti del marito da cui si stava separando, avrebbe commissionato l’incendio delle sue auto all’amica residente a Guidonia Montecelio.

L’esecutrice materiale avrebbe agito su mandato dell’amica, dando fuoco alle nove auto del marito in tre distinti episodi. Le prove raccolte dai Carabinieri, tra cui testimonianze, immagini da telecamere di sorveglianza e accertamenti scientifici, hanno incastrato le due donne.

Le due accusate, gravemente indiziate del reato di incendio doloso in concorso, sono state deferite alla Procura della Repubblica di Tivoli. Ora dovranno rispondere di fronte alla giustizia per i loro atti, che hanno messo a rischio la sicurezza dei cittadini di Sant’Angelo Romano e creato un clima di terrore in un piccolo comune tranquillo.


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