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Ex Snia, nessuna bonifica necessaria: ora si accelera sull’esproprio

Presentata una mozione a firma dei consiglieri capitolini Cicculli, Luparelli e Bonessio per sciogliere le problematiche che ancora bloccano le procedure di acquisizione

Il 2025 si apre con una svolta importante per il futuro del laghetto dell’ex Snia. La bonifica non è necessaria, spianando così la strada all’esproprio e alla valorizzazione dell’area. La notizia ha ricevuto il plauso di diversi esponenti del Consiglio comunale, sia di maggioranza che di opposizione.

Tra i più attivi sulla questione figurano Alessandro Luparelli e Michela Cicculi (Sinistra Civica Ecologista), insieme a Ferdinando Bonessio (Europa Verde Ecologista).

I consiglieri hanno presentato una mozione per istituire un tavolo tecnico con il Comune, la Regione e l’Agenzia del Demanio, con l’obiettivo di accelerare il processo di acquisizione.

La mozione, depositata due settimane fa, è stata inserita nell’ordine del giorno dell’Assemblea capitolina del 18 febbraio, anche se la discussione potrebbe slittare alla prossima settimana.

Le prossime mosse: tavolo tecnico e tutela del lago

Il documento mira a monitorare lo stato di avanzamento dell’acquisizione e a individuare eventuali criticità ancora da risolvere. Una volta superati gli ostacoli burocratici, si procederà alla conferenza dei servizi.

Se il problema della bonifica è stato eliminato, resta da chiarire la questione legata alla valorizzazione dei resti industriali presenti nell’area. Per questo motivo, Risorse per Roma è stata incaricata di stimare i costi di acquisizione delle aree, così da procedere con l’esproprio.

Un altro punto centrale della mozione riguarda la tutela dell’ecosistema del lago. I consiglieri propongono di applicare una fascia di rispetto idraulico di 10 metri attorno alle sponde, così da proteggere il patrimonio naturale, prevenire danni ambientali e ridurre il rischio di allagamenti nelle aree circostanti.

L’iter burocratico sembra dunque pronto a entrare in una fase più concreta, con la speranza che il laghetto dell’ex Snia possa diventare finalmente un’area tutelata e valorizzata per i cittadini.


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