Falso allarme bomba a Euroma 2

“C’è una bomba nel centro commerciale”. Deve aver più o meno suonato così la telefonata arrivata alla direzione del centro commerciale Euroma 2 nel primo pomeriggio di martedì 2 agosto. Subito è scattata l’allerta antiterrorismo che, visto il susseguirsi di attentati in Europa negli ultimi mesi, è più vigile che mai.

I clienti del centro commerciale sono stati fatti allontanare e gli ingressi sono stati chiusi. Nel giro di pochi minuti sul posto sono intervenute tre volanti della Polizia e alcune squadre cinofile, che hanno cercato all’interno della struttura pacchi o persone sospette.

L’allarme si è presto dimostrato essere un bluff. Ora è caccia all’uomo che ha lanciato il falso allarme. Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che il soggetto avesse un forte accento straniero, ma gli inquirenti – inizialmente avvisati dal direttore di Euroma 2 – stanno lavorando anche sulle immagini fornite dalle telecamere di sorveglianza alla ricerca di qualche indizio prezioso.

Le attività del centro commerciale non sono mai state interrotte, nonostante i clienti siano stati subito invitati ad uscire il più in fretta possibile.

Il falso allarme dimostra, ancora una volta, l’altissima tensione registrata nella Capitale, che sta ospitando un Giubileo straordinario in un contesto geopolitico delicatissimo. La ripetuta serie di attentati che, nell’ultimo anno, hanno più volte insanguinato le strade di mezza Europa ha generato un clima di psicosi generale.

Negli ultimi tempi numerose volte è stato interrotto il servizio della metropolitana per la presenza di pacchi o valigie sospetti, e la presenza di militari e forze dell’ordine è stata rafforzata, specie in corrispondenza degli obiettivi sensibili della città. Ma la paura che le promesse dell’Isis di colpire o Roma – o anche più semplicemente di un qualche pericoloso emulatore – si avverino rimane ancora molto forte.

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