"Prosegue la mobilitazione di Forza Nuova a sostegno delle fasce più disagiate della popolazione di Roma. Contro il caro vita che colpisce sempre più famiglie romane, nella giornata di sabato…
Maggioranze – Lucio Barani, Francesco Amoruso e l’Eni – Italia-Germania – La nuova puntata del ” Giallo Bertolaso”- Nessuno disturbi la “Svizzera felix”
Fatti e misfatti di aprile 2016Maggioranze
“Ai “5 stelle” che si sono recati al Quirinale – per sostenere come la maggioranza fosse cambiata senza il necessario passaggio parlamentare – il Presidente della Repubblica ha risposto: “Se ravvisassi motivi per intervenire secondo la Costituzione, lo farei. Ma non li ho ravvisati””.
Il Presidente della Repubblica ha ragione. Verdini e i suoi non hanno cominciato a votare ora in favore del Governo: votavano a favore del Governo anche quando erano ancora dentro “Forza Italia”. La maggioranza, perciò, è stata sempre quella di oggi. Ad maiora.
Lucio Barani, Francesco Amoruso e l’Eni
“La morte di Giulio Regeni? Un episodio sfortunato. La tortura? Un depistaggio. Le reazioni? Esagerate. I colpevoli? Non certo il Governo di al Sisi, ma qualcuno che mira a delegittimarlo e a delegittimare i rapporti con l’Italia”.
Ad esprimersi così, in una intervista alla televisione Sala el Baladi, non qualcuno dei servizi segreti egiziani, ma i “verdiniani” Lucio Barani e Francesco Amoruso. Troppi narghilé a base di tabacco, melassa e hashish? Forse no. Perché i due “verdiniani” hanno così motivato quanto affermato: “Nulla può e deve interrompere i rapporti tra Italia ed Egitto. Sarebbe infatti assurdo, se i francesi o gli spagnoli prendessero il posto dell’Eni”. Ecco, dunque, tutto chiaro: altro che narghilé alla droga, ma uno stupefacente “assist” all’italico Ente nazionale idrocarburi. Magari neppure richiesto. Ma, per Lucio Barani e Francesco Amoruso, sempre buono a tenersi in bisaccia. Anche calpestando, indegnamente, il corpo e la memoria di Giulio Regeni.
Italia-Germania
“L’ex Cancelliere tedesco Gerhard Schroder – in una intervista – ha giudicato buono, per coprire i costi dell’emergenza immigrati, il piano dell’Italia sugli “eurobond””.
Peccato, però, che lui sia l’ex Cancelliere e che la Cancelliera attualmente in carica, Angela Merkel, abbia invece giudicato non buono il piano italiano. E preferisca un piano di più tasse per tutti. Anche se la partita non è ancora chiusa. E anche se nel 1970, pur su un altro campo, la partita si chiuse con un 4 a 3 dell’Italia sulla Germania.
La nuova puntata del ” Giallo Bertolaso”
“Che il candidato a sindaco di Roma Guido Bertolaso sia ancora fermo al 6% e che “Forza Italia” sia precipitata al 5% – è intervenuta di corsa, dopo che le cifre erano state già ampiamente diffuse, la sondaggista Alessandra Ghisleri – non è affatto vero. Le mie cifre sono ben diverse e ben più favorevoli sia per il candidato Bertolaso che per “Forza Italia””.
Resta da capire se davvero qualcuno abbia avuto interesse a pubblicare al ribasso le percentuali del candidato Bertolaso e di “Forza Italia”. Oppure se Silvio Berlusconi sia intervenuto, sulla sua sondaggista di fiducia Alessandra Ghisleri, per indurla a quella precisazione. Il “Giallo Bertolaso”, insomma, non è ancora arrivato alla fine. E, alla fine, chi sarà davvero l’assassinato? E chi davvero l’assassino? Alla prossima puntata. Già, forse, domani.
Nessuno disturbi la “Svizzera felix”
“Il parroco della Cattedrale di San Lorenzo – a Lugano – sta cercando un collaboratore a tempo pieneo, che gli suoni anche le campane, ma che sia uno svizzero e non un frontaliero italiano”.
Indegno, ma non quanto il proposito del Governo svizzero di spedire carri-armati, al confine con l’ Italia, per arrestare il flusso dei migranti. Indegno che a poter suonare le campane della Cattedrale di Lugano debba essere per forza soltanto uno svizzero, cioé, ma non quanto il fatto che i carri-armati svizzeri potrebbero minacciare di far suonare i loro cannoni contro tanti poveri immigrati. Nessuno straniero, insomma, disturbi la “Svizzera felix”. Comprese le sue campane.