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I fichi secchi di Beatrice – Il cattivo allievo Renzi Matteo – La fatal Napoli – Lanciafiamme – Bugie – Dopo i gufi la iena – Barale, Pertini e Calamandrei – Scontri

Fatti e misfatti di giugno 2016

I fichi secchi di Beatrice

“La spesa sanitaria degli italiani nelle strutture private – che già nel 2013 è stata di 32 miliardi e mezzo e nel 2014 di 33 – nel 2015 è salita a 34 miliardi e mezzo. Ma molti, ben 11 milioni – di cui quasi due milioni e mezzo di anziani e poco più di due milioni di giovani fra i 16 e i 34 anni – non hanno avuto la possibilità economica di fruire di queste strutture private, dopo essere stati “scoraggiati” dalle strutture pubbliche, e, così, sono rimasti senza diagnosi e senza terapie anche nei casi più gravi. Senza la minima assistenza, insomma, alla faccia di quel diritto alla salute tutelato anche dalla Costituzione”.

Beatrice Lorenzin

E il Ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin, di fronte ad una simile vergognosa situazione? “Non si possono fare – si è quasi inquietata – le nozze con i fichi secchi”. Non c’è dubbio, per carità. Ma chi è che, tagliando anche i finanziamenti strettamente necessari alla Sanità pubblica e non tagliando invece le vere spese inutili, ha fatto sì che le nozze Stato-cittadini da assistere e da curare non si potessero fare, almeno, con i fichi freschi? Il Governo del quale lei fa parte. Nei confronti del quale però, nel momento degli irresponsabili tagli, avrebbe dovuto reagire con un irato “sacco di nespole”. Oppure lasciare, sdegnata, la sua vigna governativa e andare a coltivare, dietro casa, una piantagione di kaki.

Il cattivo allievo Renzi Matteo

“Ho letto con molta attenzione le riforme costituzionali che il Governo proporrà al referendum popolare di ottobre – continua a sostenere l’ex Presidente della Corte, Ugo De Siervo – e vi ho ravvisato molte evidenti improvvisazioni, molte norme ambigue, molti punti che non tornano”.

Se quelle riforme fossero state portate in una tesina, anni fa, quando lo studente Renzi Matteo è stato allievo dell’allora professore di Diritto costituzionale all’Università di Firenze, Ugo De Siervo, sarebbero state giudicate molto negativamente, dunque, e sarebbero state liquidate con un deciso “respinto” sul libretto. Una volta si diceva, all’incauto automobilista, “ma chi t’ha dato la patente?” Oggi, all’incauto riformatore Matteo Renzi, si potrebbe dire “ma chi t’ha dato la laurea?” E, anche, “ma chi t’ha dato il ruolo di “premier”?

La fatal Napoli

“Due esponenti del Pd – a Napoli – sono state indagate per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale avendo acquisito voti – secondo un’inchiesta avviata dalla Procura partenopea – in cambio di promesse di inserimento nel programma lavorativo “Garanzia giovani” finanziato dalla Regione”.

“Puoi parlarci dei tuoi problemi, dei tuoi guai – le due, forse, come nella famosa canzone di Edoardo Bennato – i migliori in questo campo siamo noi/ è una ditta specializzata/ fai un contratto e vedrai che non ti pentirai…/ Non vedi che è un vero affare/ non perdere l’occasione/ sennò poi te ne pentirai/ Non capaita tutti i giorni di avere due consulenti/ due impresari che si fanno/ in quattro per te…/ Avanti, non perder tempo, firma qua/ è un contratto, è legale, è una formalità…/ Che fortuna che hai avuto ad incontarre noi/ lui è il gatto ed io la volpe/ stiamo in società, di noi ti puoi fidare…” Ma, in Direzione Pd, ben altra canzone: dopo anche il clamoroso “flop” della candidata sindaco Valeria Valente, qualcuno vorrebbe mormorare, della famosa “Guapparia”, il disperato verso “vurrei c’a luna se vestesse ‘e lutto”.

Lanciafiamme

“Dopo i ballottaggi – così un Matteo furioso – affronterò i problemi del Pd con il lanciafiamme”.

Le minoranze del partito hanno già allertato i vigili del fuoco.

Bugie

“L’alleanza tra Pd e Verdini – si è inquietato il “premier” Renzi – non è mai esistita”.

Tutti quelli che lo hanno sostenuto, dunque, sono dei bugiardi. Loro.

Dopo i gufi la iena

“Tranquilli – ha d’altra parte smentito il “premier”, parlando ai suoi preoccupati, Denis Verdini – tranquilli, amici: Renzi ha bisogno dei nostri voti e non cambierà nulla con il Pd”.
Dopo i “gufi”, insomma, il Matteo sembrerebbe avere trovato pure una iena. Magari anche ridens.

Barale, Pertini e Calamandrei

“Io sono socialista – va dicendo in giro il “verdiniano” Lucio Barale – e mi piace essere associato a Pertini e a Calamandrei”.

Bisognerebbe sapere se a Pertini e a Calamandrei, là dove sono, piace essere associati a Lucio Barale.

Scontri

“Ti ha scelto Berlusconi” – così il candidato sindaco pd a Milanao, Giuseppe Sala – al candidato sindaco del centrodestra, Stefano Parisi. “E tu – gli ha replicato il candidato sindaco del centrodestra, Stefano Parisi – abbracciato a Berlusconi”.

E allora? Che Berlusconi avrebbe dovuto scegliere il pd Giuseppe Sala e il centrodestro Stefano Parisi si sarebbe dovuto abbracciare con Renzi? Non dovrebbero essere questi, comunque, i problemi di Milano sui quali confrontarsi e anche scontrarsi. Ma, ormai, sta sempre diventando scontro personale fra candidati più che scontro fra idee e intenzioni di fare. Forse perché, se i candidati ci sono sempre, non ci sono più le idee e le intenzioni di fare.


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