Un figlio come tu lo vuoi. “O.G.M. Organismi Geneticamente Modificati” al Teatro Sala Uno
Una commedia di Enzo Ferrara "in nove mesi e due parti cesarei"Dall’11 novembre al Teatro Sala Uno di Roma è in scena “O.G.M., organismi geneticamente modificati”, una commedia in nove mesi e due parti cesarei, come la definisce l’autore Enzo Ferrara portata in scena dalla Compagnia Teatro delle Follie per la regia di Fabio Avaro.
La storia è quella di due coppie di futuri genitori, interpretate da Vicky Catalano e Fabio Avaro da una parte e Valeria Sgaramella e Francesco Stella dall’altra, che s’incontrano nella sala d’attesa di un medico, inventore di un nuovo straordinario metodo scientifico che permette di modificare la struttura genetica del feto. Le mamme e i papà si trovano a decidere come e soprattutto cosa diventerà il proprio figlio, prima ancora che il nascituro venga al mondo. Una volta che le signore si saranno sottoposte al forse neanche tanto futuristico trattamento, le due coppie saranno prese da mille ansie e dubbi e vivranno i nove mesi successivi tra divertenti imprevisti dovuti al cambiamento genetico dei nascituri fino al giorno del parto.
Sul palcoscenico s’incontrano quattro identità all’apparenza molto diverse e distinte tra loro. “Stefano è il classico ex ragazzo cresciuto a cultura, centri sociali e ideali politici, in pieno imborghesimento post matrimonio, il classico personaggio da centro sociale, radical chic. – spiega Fabio Avaro – Monica, sua moglie, sventola invece la bandiera due cuori e una capanna. Poi c’è Aldo, l’uomo pratico, il leader, per lui o vinci o compri la partita e Claudia, la bella dei quartieri alti, la classica forma in cerca di contenuto. Le due coppie si ritrovano nella sala d’aspetto del medico che ha scoperto il modo di creare il figlio su misura: intelligente, vincente, affascinante ed ecco lì dietro l’angolo la domanda che non volevano farsi: andare contro il naturale svolgimento delle cose sarà davvero la scelta migliore per il futuro?
Abbiamo fatto questa ed altre domande alle produttrici e attrici Vicky Catalano, Valeria Sgaramella, all’attore Francesco Stella ed allo stesso regista Fabio Avaro.
Fabio: “E’ una proiezione su un ipotetico futuro medico scientifico ma è quello che vogliamo realmente? O è solo il rimpianto di non essere riusciti a vivere a pieno ciò che ognuno avrebbe dovuto realizzare? Penso che a volte l’essere incasellato in ruoli che la vita t’impone, frena i tuoi reali ideali o ti fa credere che tu ne abbia uno ”.
Vicky: “Lo spettacolo affronta un tema di grande attualità, veicola un messaggio importante, che stimola un coinvolgimento personale di ognuno di noi”.
Valeria: “Utilizza una comicità, un linguaggio leggero ed una comunicazione semplice, che mira a far riflettere chi la vede, giovani e non, che si ritrovano a vivere e convivere con una società, nel bene o nel male, sempre in continua evoluzione”.
Fabio, personalmente ti ho visto più spesso come attore che come regista. Ti piace ricoprire entrambe le figure?
Direi di no, preferisco nettamente potermi dedicare per bene ad una sola delle due attività per poter dare il massimo nella figura che ricopro.
Come hai conosciuto Vicky e Valeria? Come è nata questa collaborazione?
Ci siamo conosciuti tramite una rete di amici e ci siamo subito trovati in linea per poter lavorare insieme. E’ più facile e veloce incontrarsi e creare collaborazioni tra persone che fanno parte di una stessa rete di conoscenze.
Tu, Francesco come sei entrato in contatto con loro?
Anche io tramite relazioni personali, ho saputo che erano alla ricerca di un attore, ho fatto il provino ed eccomi qui
Fabio: Abbiamo visto anche altri attori ma Francesco è stato quello che ci ha convinti di più. Tramite le conoscenze comuni magari si viene a sapere che esiste un’opportunità ma poi ci deve essere sempre una competenza reale per essere scelti.
Valeria: Nasce da un testo di Enzo Ferrara che ci è ha molto colpite per l’attualità dei temi, si parla da anni ormai di OGM e parte degli alimenti oggi in commercio sono frutto di queste modificazioni genetiche, il dibattito è ancora aperto, ci si chiede fino a che punto sia corretto mutare il corso della natura. E’ una domanda che in un futuro non troppo lontano potremmo cominciare a porci anche rispetto agli esseri umani.
Anche il tema della maternità e le inquietudini che essa porta con sé certamente vi avranno influenzato…
Vicky: Dopo due mesi dalla scelta del testo io sono rimasta incinta, questa pancia è assolutamente reale non frutto della finzione scenica!
Fabio, qual è il tuo punto di vista?
Nella vita ho creduto in tante cose, attualmente quella in cui credo di più è proprio la Madre Natura nel senso più completo del termine. Credo che se non impariamo a rispettare il grande organismo che ci ospita ne resteremo inevitabilmente travolti, sono un esempio le recenti alluvioni che continuano a mietere vittime anche in Italia. E’ un pò come se fossimo le pulci di un grande cane e ci ostinassimo a pensare ed a comportarci come i padroni dell’animale invece che come ciò che siamo: piccoli esseri di passaggio che dovrebbero solo rispettare l’ente che li ospita. Credo quindi che il corso della Natura non vada mai modificato, che gli equilibri vadano preservati ed il finale rimane volutamente aperto a diverse ipotesi e riflessioni proprio per girare questa domanda al pubblico.
Come nasce la compagnia Teatro delle Follie e come mai la scelta di questo nome?
Valeria: Nel 2011 ci siamo incontrate, unite dall’amore e dalla passione per il teatro, coltiviamo il sogno di avere magari in futuro un teatro tutto nostro, ecco perché questo nome.
Vicky: Dopo un lungo percorso formativo in varie Accademie teatrali e vari seminari con coach americani, nel 2012 abbiamo messo in scena Un Sogno e tante mazzate una commedia musicale scritta da me e Valeria con la regia di Mimmo Raffa. Dopo il grande successo in Calabria è stato successivamente rappresentato ad Andria, Salerno e Guidonia. Nel 2013, in collaborazione con Valentina Gemelli, è poi nato il progetto Meglio Zitelle! una commedia di Claudio Proietti con la regia di Mauro Maggioni, rappresentato a Roma, Andria e Barletta.
Attualmente ci dedichiamo anche agli spettacoli per ragazzi ed in questo momento stiamo lavorando alla messa in scena Mythos, sulla mitologia greca, con la regia di Mauro Maggioni che sarà in scena da aprile. Organizziamo anche anche corsi formativi per i ragazzi che vogliono apprendere le tecniche teatrali.
Per quanto riguarda “O.G.M” quali saranno le prossime tappe?
Valeria: Le repliche continueranno al Teatro Brancaccino da giovedì 20 novembre a sabato 22 novembre alle ore 21,30 e domenica 23 alle ore 17,30. Da dicembre “O.G.M.” sarà in tournée in vari teatri italiani: prima data il 7 dicembre al Teatro Comunale di Corato (Bari). E’ comunque possibile seguire le nostre iniziative sulla nostra pagina Facebook Teatro delle Follie (likateci!) ed iscrivendosi alla newsletter info.teatrodellefollie@gmail.com.
Lo spettacolo è in scena al Teatro Sala Uno da martedì 11 a sabato 15 novembre alle ore 21,00 e domenica 16 novembre alle ore 18,00.
Biglietti da 13 a 22 euro. Riduzioni per i gruppi. Teatro Sala Uno, Piazza di Porta San Giovanni, 10. Telefono 06 70475672
Le repliche continueranno al Teatro Brancaccino da giovedì 20 novembre a sabato 22 novembre alle ore 21,30 e domenica 23 alle ore 17,30.
Biglietti da 13 a 22 euro. Teatro Brancaccino, Via Mecenate, 2. Telefono 06.80687231
Per info e prenotazioni: info.teatrodellefollie@gmail.com
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