Fugge nuda sul cornicione di un palazzo per sfuggire al suo stupratore
Una colf peruviana di 43 anni, in bilico al quarto piano di un palazzo in via Giolitti, viene salvata dai vigili del fuoco dopo la segnalazione di alcuni passanti«Mi ha tappato la bocca con una mano e mi ha violentata» inizia così il racconto di una colf peruviana di 43 anni, che domenica mattina è fuggita nuda e ferita sul cornicione del 4 piano di un affittacamere dell’Esquilino da un 40enne romeno che aveva abusato di lei.
Si erano conosciuti sabato in un locale notturno vicino alla stazione Termini e al termine della serata il romeno ha invitato lei e altre persone a seguirlo nella sua pensione di via Rattazzi per un after, ma all’alba di domenica, rimasti soli, l’uomo l’ha violentata.
Approfittando della distrazione dello stupratore la donna è fuggita svestita sul cornicione del palazzo dove è stata notata dai passanti che hanno immediatamente avvertito le autorità pensando si trattasse di un tentativo di suicidio.
I vigili del fuoco sono intervenuti con due squadre a via Giolitti e hanno salvato la donna, incastrata con una gamba in un condizionatore d’aria, raggiungendola con un’autoscala. Successivamente è stata ricoverata all’Umberto I e adesso è in osservazione, con ferite sulla schiena e sulle gambe. Il romeno è stato arrestato dalla polizia ferroviaria mentre tentava di allontanarsi per le scale del condominio.
Nell’operazione di soccorso due poliziotti sono stati urtati dall’autoscala dei pompieri in retromarcia, uno dei due è ricoverato in osservazione all’Umberto I, l’altro non riporta lesioni. Ferito alla spalla anche un vigile del fuoco che ha tenuto ferma la donna e un poliziotto che, per evitare che cadesse, ha stretto le manette al suo polso e a quello della vittima.
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