“Giocate” il messaggio in codice al telefono, poi l’arrivo dei riders: così la droga viaggiava come il cibo

Il sequestro ha portato via dal mercato 360 grammi di cocaina e crack, oltre a 5.800 euro in contanti, frutto dello spaccio

Un vero e proprio delivery della droga, con tanto di centralino per raccogliere gli ordini e corrieri che si muovevano su mezzi a noleggio per le consegne.

Questo il sistema messo in piedi da un’organizzazione criminale operante nel quartiere San Giovanni, che i Carabinieri della Compagnia Roma Piazza Dante, con il supporto del Nucleo Cinofili, hanno smantellato su delega della Procura della Repubblica di Roma.

Sei le persone arrestate con l’accusa di traffico e detenzione di stupefacenti in concorso: quattro sono finite in carcere, una ai domiciliari e un’altra dovrà presentarsi regolarmente in caserma.

L’operazione segue un primo blitz avvenuto l’11 marzo 2025, che aveva già portato all’arresto di cinque persone coinvolte nella stessa rete, accusate anche di rapina e lesioni personali aggravate dall’uso di armi e dall’aver agito in gruppo.

La centrale della droga e il delivery dello spaccio

L’indagine, condotta dai Carabinieri con intercettazioni, videosorveglianza e tracciatori GPS, ha rivelato un meccanismo di spaccio altamente organizzato.

Gli ordini di cocaina e crack arrivavano su una linea telefonica dedicata, soprannominata “Centrale Droga”, con un linguaggio in codice in cui le dosi venivano richieste come “giocate”.

Dopo la prenotazione, gli spacciatori organizzavano le consegne utilizzando riders, che si muovevano per la città su mezzi a noleggio, rapidamente presi e dismessi per non lasciare tracce.

Il sistema ricalcava perfettamente il modello delle consegne a domicilio tipico delle app di food delivery, ma al posto di cibo, veniva recapitata droga direttamente nelle mani degli acquirenti.

Il blitz e gli arresti

Nel corso dell’indagine, i Carabinieri hanno arrestato otto persone in flagranza di reato, denunciato un individuo a piede libero e segnalato sette persone come assuntori di sostanze stupefacenti.

Il sequestro ha portato via dal mercato 360 grammi di cocaina e crack, oltre a 5.800 euro in contanti, frutto dello spaccio.

L’operazione ha colpito duramente un sistema di traffico di droga ormai radicato nella Capitale, che puntava a massimizzare i profitti riducendo al minimo i rischi per i pusher, grazie all’utilizzo di metodi sempre più sofisticati per sfuggire ai controlli.


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