Il SUPU (Sindacato Unitario Personale in Uniforme), al quale aderiscono tutti gli Uomini e Donne che vestono un’uniforme, sia in servizio che in congedo, “appreso - così afferma in un…
Il giusto ritorno di Girone – Non ci resta che Lourdes – Il Marco in arrivo- Il Pd a Cosenza per volare con l’ “Ala” – Come la rana di Fedro – Da Piazza Venezia al Campidoglio
Fatti e misfatti di maggio 2'016Il giusto ritorno di Girone
“Il marò Salvatore Girone – ha deciso il Tribunale arbitrale dell’ Aia – deve lasciare la sua detenzione in India e tornare in Italia in attesa che venga stabilito se, ad occuparsi del “caso” suo e del suo collega Massimiliano Latorre, sarà indicata la giurisdizione nostra o quella di Nuova Delhi”.
Bene. Dopo tanti ingiusti schiaffi ricevuti dall’Italia, da parte dell’India, finalmente un giusto schiaffone ricevuto, dall’India, da parte del Tribunale arbitrale dell’Aia. Ora, però, Italia e India dovranno definire e concordare le condizioni per dare seguito alla decisione. E l’augurio, naturalmente, è che Nuova Delhi, adesso, non cominci a “fare melina” anche sui modi e sui tempi per il dovuto rilascio di Salvatore Girone. Sarebbe davvero intollerabile. Se non per le nostre Istituzioni, che hanno già dormito più di quattro anni dall’inizio del “caso”, sicuramente per la nostra opinione pubblica. Bentornato da subito, comunque, Salvatore Girone.
Non ci resta che Lourdes
“Un centinaio di disoccupati – stanchi e delusi, in occasione del 1° Maggio, dei soliti spettacoli, convegni, incontri socio-culturali o manifestazioni di inascoltata protesta – hanno deciso di partire per Lourdes”.
Basta, insomma, con le feste ipocrite, con i “bla bla” inutili di esperti e di sindacalisti, con i cartelli e gli striscioni che nessuno prende in considerazione. Che allora? Non resta che piangere, sì, ma non resta, per alcuni, che la Madonna. Non resta che pregare lei. Che, se nessuno è più capace di fare – nell’italica terra – quanto dovrebbe normalmente fare, faccia lei il miracolo. Chi l’avrebbe mai immaginato? La Madonna di Lourdes invece che Matteo Renzi, Giuliano Poletti, Susanna Camusso, Anna Maria Furlan e Carmelo Barbagallo. Amen.
Il Marco in arrivo
“In settimana – come si mormora a Palazzo Chigi – l’imprenditore Marco Carrai dovrebbe ricevere, dal “premier” Renzi, un prestigioso incarico di consulenza”.
Era scontato. L’imprenditore Marco Carrai, ancora oggi Marchino per Matteo Renzi, è sempre stato suo mentore, mecenate e grande elettore. Fino ad oggi, però, era rimasto fuori da ogni ruolo, ministeriale e no, a Palazzo Chigi. Ma, come il Matteo non dimentica mai i suoi nemici, così ancor più i suoi amici. Ed eccolo lì a chiamarlo a sé, ora, come già fatto per altri amici toschi anche meno intimi. Ma per affidargli quale incarico? Il Matteo avrebbe voluto inventarsi, per lui, un ruolo sostanzialmente al di sopra dei Servizi segreti. Ma – sembra – il Presidente della Repubblica non si è trovato d’accordo. Così come, naturalmente, i Servizi segreti. Quale altro importante incarico allora? Il Matteo lo avrebbe già individuato e comunicato al suo carissimo amico Marchino, ma nessuno dei due ha voluto ancora svelarlo. Il Marchino anzi, per giustificare ai giornalisti il suo silenzio sull’argomento, ha esplicitamente detto: “Sapete come muoiono i pesci? Aprendo la bocca”. E lui, il Marchino, tutto vuole, per sé ma anche per il Matteo, morire politicamente. Bocca chiusa, dunque, per evitare ami assassini. Chi ha pazienza, insomma, aspetti. Chi non l’avesse, peggio per lui. Con tanti saluti da Palazzo Chigi.
Il Pd a Cosenza per volare con l’ “Ala”
“Il Pd – confermato – ha scelto, come candidato sindaco a Cosenza, Carlo Guccione. Che non avrà, tuttavia, il sostegno dell’alleato governativo “Nuovo Centro Destra” di Angelino Alfano, ma il sostegno di “Alleanza Liberalpopolare per le Autonomie” del dichiaratosi “non all’opposizione e non nella maggioranza” Denis Verdini”.
Ma come? Matteo Renzi non aveva detto pochi giorni fa, nel rifiutare la maglia del “Crotone calcio” promosso per la prima volta in “Serie A”, “diffidate di chi cambia squadra per prendere due voti in più”? E, allora, perché lui per primo non ha poi diffidato di quel Denis Verdini il quale ha cambiato clamorosameete squadra per prendere, intanto, due voti in più e, magari, anche due seggi nel Consiglio comunale di Cosenza? Evidentemente, per il “premier” Renzi, “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”. Un mare di brutta, bruttissima furbizia. Sotto un cielo di scarsa, scarsissima attendibilità. E, dunque, Matteo il “Re dei paraventi” altro che il “Principe” del Machiavelli.
Come la rana di Fedro
“Dopo 63 Governi dormienti – se n’è uscito il “premier” Renzi – ora questo con un cambiamento radicale”.
Qualcuno, però, dovrebbe fermare il “premier” Renzi. Fermare la sua spaventosa megalomania. Anche nel suo interesse: sempre più pieno di sé, potrebbe scoppiare da un momento all’altro. Come la rana nella favola di Fedro.
Da Piazza Venezia al Campidoglio
“Alessandra Mussolini – sembra ormai certo – sarà la capolista di “Forza Italia” per le amministrative a Roma”.
Anche i Mussolini, dunque, alle volte ritornano. Magari duecento metri più in là: da Benito a Piazza Venezia ad Alessandra in Campidoglio.